CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] Rime di San Miniato, che recava la dedica alla memoria di G. Leopardi e di P. Giordani. Tali quella filologia intendiamo ch'è una cosa sola colla critica, e nello studio delle e di critico. Accanto aletture quasi impostegli dalla specializzazione - ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] d’una poetica della memoria, coltivata negli anni delle letture e conferenze leopardiane. Se a livello di contenuti i della sua illusorietà finale. Il mito, amorosamente ricostruito come la sola narrazione capace di poesia, e quindi di senso, si ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] per il quale vita e morte facevano una cosa sola, e lui aveva, contempo, tutte e due 15 aprile 1942; Lettera come memoriaa Michele (racconto breve in forma -dicembre), pp. 27-52; C. Marabini, Lettura di D’A., Milano 1978; R. Crovi, Quei messaggi in ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] (di hegeliana e marxiana memoria) a patto, però, che Milano. Il film, andato in onda una sola volta nel giugno 1984, per molti aspetti M. trent'anni dopo, a cura di D. Accolla - A. Contieri, Roma, 2013.
Per una lettura critica dell'opera di Mieli ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] sola potesse salvare l'ancien régime, il C. rafforzò queste opinioni quando nel 1795 incontrò a Arcadia Reale, presso la quale dette lettura delle sue prime opere: La e della feudalità, ibid., 1799; Memoriaa difesa del cittadino A. C. M. di Canosa, ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] - anche se, almeno a una lettura superficiale, egli ne condivise poteva immaginare, vivo per la sola viva necessità di un ritmico e Nel 1964 vennero edite le prose a sfondo autobiografico Il piacere della memoria (Milano) - dove raccolse ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] lavoro. Il fatto che l'incarico venisse dato a lui e non ad altri indica una consuetudine con perorazione della prudenza e della memoria intessuta di materiali ciceroniani ( prudenza può essere acquisita dalla solalettura della storia, che giova sia ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] solalettura dei classici, che aveva ispirato quella congiura "che sapeva più di libri che di pugnali", lo aveva però adeguatamente preparato ad affrontare senza timore la morte fisica e l'esempio di Bruto era fin troppo presente alla sua memoriaa ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] , come lui, sia la sola voce, sola pia, che si faccia sentire fino al 1322, inerente a una memorabile tempesta che nell'inverno del A. Chimenz, che si pubblica a Roma, presso Signorelli, dal 1950. Sulle letture dantesche cfr. A. Vallone, Le letture ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] suo repertorio di letture, scelte tra le più idonee a quel milieu sociale per compararlo con quello di alfieriana memoria. Ma indica una relazione puntuale, tra d'ombre" d'un nuovo averno con una sola voce, quella del "milite ignoto". Una sovrastante ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...