Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] colpo – e su tutto implacabile
e ipnotico il ballo dei pezzi dall’una all’altra sala.
Vittorini, in Industria e letteratura («Il Menabò», 1961, 4, p. 14), scriveva che si doveva aprire
un semplice settore nuovo d’una più vasta realtà già risaputa e ...
Leggi Tutto
OTTIERI, Ottiero
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Roma il 29 marzo 1924. Il suo primo romanzo, Memorie dell'incoscienza (1954), benché ambientato nel periodo della Resistenza, non persegue [...] , si rivela inadeguato a rappresentare dall'interno la complessa realtà industriale. Forse anche in seguito al dibattito su Il Menabò O., ne L'impagliatore di sedie (1964), una sorta di romanzo-sceneggiatura (concepito in un primo tempo come film ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
*
Confini e area. - Secondo gli accordi [...] . 1, giugno 1954; I. Calvino, Il midollo del leone, in Paragone, n. 66, giugno 1955; id., Il mare dell'oggettività, in Il menabò, n. 2, Torino 1960; La narrativa meridionale, inchiesta a cura di L. Piccioni, Roma 1956; Le sorti del romanzo, a cura di ...
Leggi Tutto
TORNABUONI, Giulietta (Lietta). – Nacque a Pisa il 24 marzo 1931, discendente dell’antica famiglia aristocratica toscana (erede diretta di Lucrezia Tornabuoni, la madre di Lorenzo il Magnifico)
Andrea [...] del supplemento Alì Babà, nato nel 1967 da un’idea di Italo Calvino, che intendeva riprendere e rilanciare il progetto del Menabò di Elio Vittorini. A partire dal 1970 divenne una delle firme di riferimento del quotidiano La Stampa, con cui collaborò ...
Leggi Tutto
FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] nell'aria (nel 1961 Einaudi aveva pubblicato l'antologia poetica dei Novissimi), E. Vittorini cercò di coagularlo in un numero di Menabò, la rivista einaudiana che dirigeva insieme con I. Calvino. Fu il numero 5, del 1962: in esso il F. pubblicò un ...
Leggi Tutto
Poeta, nato a Livorno il 7 gennaio 1912, ma vissuto a lungo a Genova; dal 1945 insegna nelle scuole elementari di Roma; collabora a varî periodici anche con scritti critici.
La sua poesia, formatasi nell'ambito [...] .
O. Macrì, Caratteri e figure della poesia italiana contemp., Firenze 1956.
G. Pampaloni, in L'Approdo letterario, ottobre-dicembre 1959.
F. Fontini, in Il menabò di letteratura, n. 2, Torino 1969.
P. P. Pasolini, Passione e ideologia, Milano 1960. ...
Leggi Tutto
Movimenti artistici e letterari d’avanguardia sorti dopo la Seconda guerra mondiale; più in particolare, il movimento letterario cui diedero vita critici e scrittori italiani sul finire degli anni 1950.
La [...] tali idee fu la rivista Il Verri, fondata nel 1956 da L. Anceschi (ma importanti contributi vennero anche dalle pagine di Menabò; e, in seguito, al movimento si affiancarono riviste come Malebolge, 1963-67, Il Marcatré, 1963-72, Grammatica, 1964); la ...
Leggi Tutto
NOVENTA, Giacomo
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo dello scrittore Giacomo Ca' Zorzi, nato a Noventa di Piave (Venezia) il 31 marzo 1898, morto a Milano il 4 luglio 1960. Fece gli studî universitarî a Torino, [...] vita.
Bibl.: G. Pampaloni, prefaz. a Versi e poesie, ed. 1956, cit.; F. Fortini, in Il Ponte, agosto-settembre 1956, e in Il menabò, n. 2, Torino 1960, pp. 110-112; G. De Robertis, Misura e limiti di un poeta, in Tempo (Milano), 22 novembre 1956; A ...
Leggi Tutto
Paese della provincia di Torino, nella pianura alla destra del torrente Pellice, ai piedi della cosiddetta Rocca di Cavour, collina rocciosa e isolata nella pianura sulla quale si eleva per circa 160 m. [...] di difficoltà e di scandali. Un nipote del primo dei Ponticelli, Michele, gettava le basi di nuove linee: i signori di Menabò e Mondonio, ramo che si spegne nel 1763 con un Cesare, e i Cellarengo, il cui capostipite è Bernardino. Suo figlio Pompilio ...
Leggi Tutto
ACCENTO, ACUTO O GRAVE
Gli accenti acuto e grave sono i due accenti grafici usati nell’italiano contemporaneo.
• L’accento acuto, posto sulle vocali e e o, indica che queste devono essere pronunciate [...] aperta
andò, farò, però, oblò
• Nel caso in cui la vocale finale sia a, i, u, l’accento è per convenzione sempre grave, anche se la pronuncia non è né aperta, né chiusa
libertà, sarà, partì, colibrì, però, menabò, più, tabù.
VEDI ANCHE omografi ...
Leggi Tutto
menabo
menabò s. m. [voce milan. di formazione scherz., corrispondente all’ital. mena bue]. – In tipografia, modello di un lavoro di stampa, fatto incollando su fogli, muniti di riquadrature corrispondenti all’esatta giustezza e altezza delle...
linusiano
agg. Relativo a Linus, personaggio dei fumetti ideato da Charles Schulz nel 1950, e all’omonima rivista. ◆ quando nell’aprile del 1965 l’incompreso Giovanni Gandini, animatore della piccola editrice Milano Libri, riuscì finalmente...