Filologo e paleografo, nato a Napoli il 4 giugno 1869, morto a Roma il 10 settembre 1921. Versato negli studî delle lingue orientali e più particolarmente in quella greca, fu chiamato a insegnare grammatica [...] e latina nell'università di Roma. Assai pregevoli i suoi studî sui codici delle Elleniche di Senofonte, su Eliano e Menandro; ma l'opera sua maggiore è l'edizione dell'Etymologicum Gudianum (Lipsia 1909), rimasta interrotta alla lettera E per la ...
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Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata dopo la seconda guerra punica perché nel dialogo sono intercalati alcuni brani in lingua punica. La commedia ebbe due [...] "il giovane cartaginese", corrispondente al titolo del modello greco Carchedonios di cui non è detto l'autore, forse Menandro, e Patruos Pultiphagonĭdes "lo zio mangiatore di polenta" (in Roma erano così chiamati con disprezzo i vinti cartaginesi ...
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Filologo classico e papirologo italiano (Santa Croce del Sannio 1849 - Spotorno 1935). Prof. di greco all'Istituto di studi superiori di Firenze, dal 1915 si dedicò completamente agli studî papirologici. [...] a edizioni anche straniere. Come papirologo pubblicò e integrò papiri letterarî (frammenti di Eschilo, Sofrone, Eupoli, Cratino, Menandro, Callimaco, Erinna, Euforione; in collab. con M. Norsa il De exilio di Favorino, le Diegheseis di Callimaco ...
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Scrittore e uomo politico catalano (Barcellona 1888 - Città di Messico 1961); fondò (1922) l'Acció Catalana, partito di tendenza radicale, vittorioso nelle elezioni del 1923. Umanista e storico di altissimo [...] en la prosa catalana (1908), studî sui manoscritti catalani dei Trionfi di Petrarca (1928), sul classicismo catalano, sul teatro di Menandro, l'opera Els iniciadors de la Renaixença (vol. I: Poesia, 1926), La lliçó de la dictadura (1931), ecc. ...
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PASQUALI, Giorgio
Filologo, nato a Roma il 29 aprile 1885, professore nelle università di Messina (1920-21) e Firenze (dal 1921).
Studiò testi neoplatonici (edizione di Proclus in Cratylum, Lipsia 1908), [...] Callimacheae, Gottinga 1913), la lirica di Orazio e i rapporti di essa con i suoi modelli greci (Orazio lirico, Firenze 1920), Menandro (Atene e Roma, 1918) e i Caratteri di Teofrasto (testo e trad., Firenze 1920). Il P. ha poi curato l'edizione ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo bizantino, picaresco e italiano. ...
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Filologo classico (Mistretta, Messina, 1898 - Milano 1977); prof. univ. dal 1938, ha insegnato letteratura greca nell'univ. di Milano; socio corrispondente dei Lincei (1963). Si è particolarmente occupato [...] tragedia (1936); Eschilo (1941); Poeti bizantini (2 voll., 1948); edizione critica con commento delle Commedie di Aristofane (5 voll., 1949-1964); una trad. del Dỳskolos di Menandro (1959); Teocrito (1966); Scritti minori sul teatro greco (1970). ...
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GUGLIELMO di Blois
Angelo Monteverdi
Fratello del celebre Pietro di Blois lo seguì in Sicilia, dove fu nominato abate di S. Matia di Maniace (Messina) nel 1167. Altro di lui non si sa, se non che nel [...] (dove l'elemento narrativo prevale sul dialogico) la quale, a quel che afferma l'autore, è tratta da Menandro. Tra le commedie di Menandro, sopravvissute forse a lungo nel Medioevo, ve n'era una infatti, intitolata 'Ανδρόγυνος, che svolgeva con tutta ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] un rigoroso metodo critico condotto su basi linguistiche, storiche e letterarie. Nelle ulteriori edizioni critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò negli emendamenti, forse un po' troppo radicalmente, un rigore razionalistico che si ...
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Filologo e archeologo (Marburgo 1850 - Halle 1922), prof. all'univ. di Berlino (1880-90), poi (dal 1890) in quella di Halle; direttore della rivista Hermes; fece parte della direzione dell'Istituto archeologico [...] della Griechische Mythologie di L. Preller (1887-1926); Die römische Sarkophagreliefs (3 voll., 1890-1919); Studien zur Ilias (1901); Oedipus (2 voll., 1915); ricerche sugli Ichneutài di Sofocle, sui frammenti di Menandro, sulla pittura antica. ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...