Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata dopo la seconda guerra punica perché nel dialogo sono intercalati alcuni brani in lingua punica. La commedia ebbe due [...] "il giovane cartaginese", corrispondente al titolo del modello greco Carchedonios di cui non è detto l'autore, forse Menandro, e Patruos Pultiphagonĭdes "lo zio mangiatore di polenta" (in Roma erano così chiamati con disprezzo i vinti cartaginesi ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo bizantino, picaresco e italiano. ...
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Il primo poeta romano di cui abbiamo frammenti; fu portato a Roma da Taranto ancor fanciullo, dopo la guerra Tarentina (272 a. C.), schiavo di un Livio Salinatore, dal quale fu poi affrancato e preposto [...] di tre commedie palliate: Gladiolus ("Lo spadino"), Ludius ("L'istrione"), Verpus ("Il circonciso"), modellate sulla commedia "nuova" di Menandro e Filemone. A. fu attore dei suoi drammi. Nel 207, dopo spaventosi prodigi avvenuti in Roma, A. compose ...
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Poeta comico romano (2º sec. a. C.). Frequentatore dei cenacoli aristocratici che a Roma, nella prima metà del 2º sec., andavano assimilando la cultura greca, fu autore di commedie, nelle quali si allontanò [...] di quelle di Plauto, i cui modelli appartengono alle più svariate correnti della commedia attica nuova, hanno a modello le commedie di due soli autori: Menandro e il suo imitatore Apollodoro Caristio. T. fu in certo senso soprattutto un traduttore di ...
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THORNDIKE, Sybil, dame
Piero Treves
Attrice, nata a Gainsborough (Lincolnshire) il 24 ottobre 1882, sorella maggiore di Arthur Russell T., autore, attore e scrittore, moglie dal 1908 dell'attore Sir [...] di Sofocle, l'Ecuba, l'Elettra, l'Ippolito, le Troiane di Euripide e nel novembre 1943 la Perikeiromene di Menandro, ecc.).
Di Gilbert Murray ella risentì anche e predicò nobilmente le idealità umanistiche, pacifistiche e ginevrine (cfr. il suo ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] .). ▭ Le commedie di P. sono composte secondo il modello della commedia attica nuova di Menandro, Filemone e Difilo, talvolta con il metodo della contaminazione (v.). Menandro fu poco imitato: nell'ispirazione di questo, infatti, vi è qualcosa di non ...
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SQUARZINA, Luigi
Regista, studioso e autore di teatro, nato a Livorno il 18 febbraio 1922. Laureatosi in legge nel 1945, si è contemporaneamente diplomato regista presso l'Accademia nazionale d'arte [...] cui S. è coautore e da Il fu Mattia Pascal di Pirandello); sul teatro greco (prima mondiale del riscoperto Misantropo di Menandro, Vicenza 1959); inoltre un ciclo elisabettiano iniziato con il citato Amleto, proseguito a Genova nel 1956 con la prima ...
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Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] sono stati abbandonati tanto i metri fondamentali giambico-trocaici, quanto le strutture drammatiche. Il richiamo a Plauto e a Menandro serve soltanto a conferire il sigillo di un'auctoritas riconosciuta a un genere letterario nuovo, che trova i suoi ...
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commedia
Emanuela Bufacchi
Rappresentazione teatrale a lieto fine
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da argomento comico e finale lieto. Creato dai Greci al principio del 5° secolo a.C., [...] messi sulla scena attraverso un sempre più complesso intreccio narrativo.
Dalla commedia nuova ‒ che ha tra i suoi massimi esponenti Menandro (seconda metà del 4° secolo a.C.) ‒ deriverà in primo luogo il teatro romano, che sarà poi principalmente il ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
menandreo
menandrèo agg. – Appartenente o relativo al commediografo greco Menandro (c. 344 - c. 292 a. C.), autore molto fecondo (gli erano riconosciute oltre 100 commedie), considerato il maggior poeta della commedia cosiddetta «nuova», largamente...