Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi tedeschi e soprattutto di G. E. Lessing. Impiegatosi in un'azienda commerciale, la sua casa divenne centro di riunione degli spiriti più vivi del tempo. Nel 1755 Lessing pubblicò di lui, anonimi, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Felix Mendelssohn, musicista colto e cosmopolita, è uno dei grandi protagonisti della scena [...] e il 1825 vengono pubblicati i suoi tre Quartetti per pianoforte e archi opp. 1, 2 e 3. Il primo grande successo di Mendelssohn sopraggiunge nel 1826, con l’Ottetto e con l’ouverture del Sogno di una notte di mezza estate, uno dei massimi capolavori ...
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Compositore e direttore d'orchestra tedesco (Amburgo 1809 - Lipsia 1847). Figlio del banchiere Abramo (convertito al protestantesimo), visse dapprima a Berlino, dal 1811, poi (con frequentissimi viaggi in Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, ecc.) dal 1835 a Lipsia, direttore del Gewandhaus e del Conservatorio da lui fondato. Fecondissimo e spesso notevole compositore, fin da giovanissimo, scrisse ...
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SCHLEGEL, Dorothea von
Vittorio Santoli
Figlia di M. Mendelssohn, nata a Berlino il 24 ottobre 1763, morta a Francoforte il 3 agosto 1839. Andata sposa nel 1783 al banchiere Simon Veit dal quale ebbe [...] due figli, Johannes e Philipp, poi pittori nazareni, incontrò nel 1797 a Berlino Friedrich Sch., e ne divenne prima l'amica e compagna, poi (1804), la moglie legittima. Si convertì prima al protestantismo ...
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Scrittrice tedesca (Berlino 1763 - Francoforte sul Meno 1839); figlia di M. Mendelssohn, nel 1783 sposò il banchiere Simon Veit; ma lo lasciò nel 1798 per seguire F. von Schlegel, che sposò a Parigi nel [...] 1804. Divenne essa stessa scrittrice, facendosi portavoce convinta ma non originale delle tesi romantiche relative all'arte e alla moralità. Lasciò un romanzo incompiuto (Florentin, 1801), rielaborò romanzi ...
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Musicista tedesco (Amburgo 1829 - Londra 1907). Studiò specialmente con M. Hauptmann, F. Mendelssohn, F. Chopin, diventando eccellente virtuoso di pianoforte. Come tale, e come direttore d'orchestra e [...] di cori, fu celebre in Europa e America. Scrisse un oratorio e molta musica strumentale ...
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Scrittore tedesco (Eisfeld, Turingia, 1813 - Dresda 1865). Dopo essersi dedicato alla musica, che studiò con Mendelssohn a Lipsia, investì le proprie energie creative nella letteratura. Di salute malferma, [...] in lotta con le difficoltà materiali e con la propria eccitabilità e l'esasperata sottigliezza, perseguì tuttavia un ambizioso piano di studî e di realizzazioni riuscendo ad affermarsi come uno degli esponenti ...
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Musicista (Berlino 1812 - Dresda 1877). Studiò inizialmente il violoncello, poi composizione con K. F. Zelter. Amico di Mendelssohn, gli succedette nel 1835 come direttore dell'orchestra di Düsseldorf. [...] . Nominato direttore d'orchestra alla corte di Dresda (1860), divenne in seguito direttore del conservatorio di quella stessa città (1870). Scrisse musiche teatrali, sinfoniche, da camera e curò l'edizione completa delle musiche di Mendelssohn. ...
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Musicista (L'Aia 1816 - ivi 1891). Studiò al conservatorio dell'Aia, poi a Colonia con J. Klein e a Lipsia con F. Mendelssohn. Compositore, direttore d'orchestra e violinista, contribuì intensamente alla [...] vita musicale del suo paese. Scrisse lavori sacri, sinfonici e da camera ...
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Musicista tedesco (Hanau 1895 - Francoforte sul Meno 1963). Compositore, direttore d'orchestra e teorico della musica, la sua forte personalità è a tutt'oggi uno dei pilastri della musica contemporanea. [...] la Kammermusik (1921-27).
Vita
. Studiò al conservatorio di Francoforte sul Meno, allievo di A. Rebner per il violino, di A. Mendelssohn e B. Sekles per la composizione. Dal 1915 al 1923 fu primo violino dell'orchestra dell'Opera di Francoforte; nel ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...