Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] quadro innovativo viene fondata una rivista mensile, Ha-mĕ’assef («Il raccoglitore») per divulgare il nuovo credo.) M. Mendelssohn è il maggior esponente della sua epoca, il 18° sec., sebbene le sue pubblicazioni siano essenzialmente in tedesco. N ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] distanza fra le posizioni più avanzate di R. Schumann, F. Liszt, W.R. Wagner, e quelle più moderate di F. Mendelssohn e F. Schubert, o ai tratti distintivi quasi antitetici di generi musicali quali il Lied tedesco e il melodramma italiano.
Un nuovo ...
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STRUMENTAZIONE
Alfredo CASELLA
. L'arte della strumentazione è basata sulla funzione espressiva, evocatrice e anche descrittiva del timbro (colore del suono) e fa parte integrante della creazione lirica [...] si potenziano qui a un grado che doveva essere sorpassato solo nel Novecento. Non si può non ricordare qui il nome di Mendelssohn e del suo Sogno di una notte d'estate (1843), capolavoro dello strumentale romantico di quel periodo. Come pure dobbiamo ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] dei salmi, come quella che si prestava egregiamente agli slanci di un lirismo mistico, consono ai loro ideali d'arte. Così di F. Mendelssohn Bartholdy si hanno 5 salmi, di cui tre con a soli, coro e orchestra e due per coro a otto voci e orchestra ...
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Il nome di corale, dato nell'uso tedesco al canto liturgico in generale, nell'uso dei popoli latini designa invece propriamente il canto religioso protestante, nelle varie forme che dalla Riforma fino [...] D. Buxtehude la via conduce a J. S. Bach, ai suoi figli e discepoli: e poi nei tempi più moderni attraverso F. Mendelssohn e R. Schumann verso F. Liszt, J. G. Rheinberger e finalmente a M. Reger.
La forma esterna dei corali dipende generalmente dalle ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] città: «In lui viviamo, ci muoviamo e siamo…». In Spinoza, di cui Friedrich Jacobi con le Lettere a Moses Mendelssohn (1785) avrebbe riproposto il pensiero ai Romantici, convivevano entrambi gli orientamenti. Non se ne conosceva, perché disperso ...
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La filosofia dell’arte
Gianluca Garelli
Nella prefazione alla prima edizione della Filosofia dell’arte, datata settembre 1930, Giovanni Gentile licenziava il suo lavoro con una duplice premessa. Intanto, [...] nel canto tutta una forma essenziale ed eterna dello spirito e della umana civiltà; […] coi filosofi tedeschi (Mendelssohn, Tetens, Sulzer) della seconda metà del Settecento si comincia ad avvertire l’irriducibilità del sentimento, […] Kant […] sente ...
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La Germania che abbiamo amata
Domenico Conte
Germanofilia
La Germania che abbiamo amata è il titolo di un famoso scritto crociano pubblicato originariamente nella rivista bernese «Die Nation» nell’agosto [...] mißbrauchte Mensch di P.A. Robert, il cui capitolo su Nietzsche mi ha catturato (Tagebücher 1935-1936, hrsg. P. de Mendelssohn, 2003, p. 119).
Nell’analisi del rapporto fra Croce e Mann vanno considerate anche le vicendevoli posizioni su un autore ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] di Wolff, versione moderna dell’ontologia scolastica. Mentre altri Aufklärer, come Reimarus, Thomasius, Crusius, Lessing, Mendelssohn insistevano su temi quali il diritto naturale e la laicizzazione della provvidenza, la scolastica leibniziano ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] supersunt, a cura di C. Halm (BSGRT), II, Leipzig 1928, pp. 222-248: 245; Zosimo, Historia nova, a cura di L. Mendelssohn (BSGRT), Leipzig 1887, pp. 267-268 (rist. anast. Hildesheim 1963); Cassiodoro, Institutiones, a cura di R.A.B. Mynors, Oxford ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...