Sommo sacerdote giudaico (172-163 a. C.), imposto agli Ebrei da Antioco IV Epifane di Siria che intendeva, valendosi di lui, ellenizzare la Giudea. M. riuscì a sbarazzarsi del rivale sommo sacerdote Onia [...] altro rivale, Giasone, fu liberato da Epifane medesimo che M. aiutò e consigliò nella depredazione del tempio di Yahweh. Menelao pare sia stato poi attivo cooperatore nella violenta opera di ellenizzazione di Gerusalemme avviata da un incaricato dell ...
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(gr. Μενέλαος) Eroe della leggenda greca, fratello di Agamennone, figlio di Atreo (secondo un’altra versione, figlio di Plistene e nipote di Atreo), re di Sparta. Sposo di Elena, figlia di Tindareo, nata dall’uovo prodotto dall’unione di Zeus con Leda, quando questa fu rapita da Paride e condotta a Troia, prese parte con tutti i Greci venuti in suo soccorso per vendicarlo all’assedio della città; ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni ...
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(gr. ῾Ερμιόνη) Nella mitologia greca, bellissima figlia di Menelao e di Elena. Sposò Neottolemo, figlio di Achille, ma senza aver figli. Mentre Neottolemo, che da Andromaca aveva avuto Molosso, era a Delfi [...] a consultare l’oracolo sull’infecondità di E., questa tramò contro Andromaca e Molosso, che furono salvati da Peleo. Neottolemo fu ucciso in Delfi da Oreste, che E. infine sposò dandogli il figlio Tisameno.
Del ...
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(gr. Εἰδοϑέα) Divinità marina, figlia del dio Proteo. Nell’Odissea consiglia a Menelao, che dopo essersi trattenuto in Egitto per 5 anni dopo la guerra di Troia e vuole tornare in patria ma è ritardato [...] dalla calma dei venti, di consultare Proteo ...
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(gr. Τισαμενός) Mitico figlio di Oreste e di Ermione, erede ai due troni di Agamennone e di Menelao. Morì in lotta contro gli Eraclidi ritornati nel Peloponneso (o venne da loro scacciato in Acaia). ...
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Sommo sacerdote ebreo (dal 175 al 172 a. C.) che, appoggiato da Antioco IV di Siria, cercò di ellenizzare la Giudea. Deposto poi da Antioco e sostituito con Menelao, si rifugiò nell'Ammonitide; di qui, [...] approfittando delle difficoltà in cui si trovava il sovrano, rioccupò Gerusalemme (168): dovette però lasciarla al ritorno di Antioco. Fuggì in Egitto, poi a Sparta ove morì ...
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(gr. Πρωτεύς)
Mitologia
Divinità minore della mitologia greca; vecchio dio marino, custodiva il gregge delle foche e di altre bestie marine di Posidone (4° libro dell’Odissea). Dimorava nell’isola di [...] la versione del mito seguita da Virgilio nelle Georgiche.
In Erodoto P. appare come un re di Menfi in Egitto, contemporaneo di Menelao, a cui, dopo la presa di Troia, restituì Elena che egli aveva trattenuto presso di sé.
Nell’Elena di Euripide P. è ...
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(gr. ῾Ελένη) Eroina della mitologia greca, probabilmente in origine una divinità lunare. Aveva culto a Terapne in Laconia e a Rodi. Secondo l’Iliade sarebbe stata sorella di Castore e Polluce, figlia di [...] suo marito Tindareo, re di Sparta, oppure da un uovo sarebbero nati i Tindaridi e da un secondo uovo Clitennestra ed Elena.
Divenuta moglie di Menelao, E. fuggì con Paride provocando così la guerra di Troia. Morto Paride, sposò Deifobo, ucciso poi da ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] simbolica rappresentazione del potere di E. - inviato da Afrodite - sull'animo degli uomini (in questo caso sull'animo di Menelao); la stessa raffigurazione ricorre anche in un cratere al Louvre, su una oinochòe al Vaticano, su uno specchio etrusco ...
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