Dbeibeh, Abdul Hamid Mohammed. – Imprenditore e uomo politico libico (n. Misurata 1958). Laureato in Ingegneria, nel 2020 ha fondato il movimento politico Libya al-Mustakbal (Futuro per la Libia). Nel [...] delle fazioni libiche sotto l'egida dell'Onu, subentrando – affiancato dal neoeletto capo del Consiglio presidenziale M.Y. al-Menfi – al premier dimissionario F. al-Sarraj fino alle elezioni previste per il dicembre 2021, poi rimandate alla metà del ...
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Teologo greco-ortodosso (n. Berea di Macedonia 1589 - m. in Valacchia prima del 1639). Monaco del Monte Àthos, fu mandato da Cirillo Lùkaris, che tentava un avvicinamento tra la Chiesa greca e le confessioni [...] 'unione delle Chiese orientali coi calvinisti. Nel 1628-30 era a Venezia; tornato a Costantinopoli, fu poi metropolita di Menfi; nel 1636 era patriarca di Alessandria. Al sinodo di Costantinopoli (1638) si schierò contro Lùkaris, dal quale lo vennero ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] Lagidi (Tolomeo I e II) divenne una grande realtà monumentale e urbanistica, accolse le spoglie del fondatore e sostituì Menfi come capitale dell’Egitto ellenizzato. Fin dal tempo del primo Tolomeo cominciarono a sorgere, nel quartiere reale, il ...
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teocrasia Fusione di divinità, fenomeno frequente nelle religioni politeistiche: due o più figure divine, in origine distinte, per ragioni varie e in base a qualche affinità di carattere o posizione, finiscono [...] esempi caratteristici di t.: con l’ascesa del culto di Osiride, questo dio assorbe molte altre divinità; il dio supremo di Menfi, Ptah, già fuso con il dio Sokaris, con l’egemonia di Osiride nel culto funebre diventa Ptah-Sokaris-Osiride, concepito ...
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monachesimo
Complesso fenomeno religioso, con numerosi addentellati sociali e culturali, per cui, nelle maggiori religioni, individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo [...] sogliono essere considerati monaci i katochoi che nell’antico Egitto dimoravano più o meno a lungo al servizio di Serapide a Menfi, anche se non è accertata per loro la dedicazione al dio per il conseguimento di una più alta perfezione spirituale, e ...
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Breve azione scenica, di carattere leggero e vario, che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l’altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia). Ha precedenti nell’intermedio, [...] dei primi i. seicenteschi era ancora ispirato, come negli intermedi, alla mitologia e solo dal 1676 (Il giuoco di Pentolino in Menfi di P. Franceschini) si presentò come azione comica. Verso la fine del secolo il comico era ridotto agli i. che si ...
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. Dai primi scopritori francesi della fine del sec. XVIII detto Ipsamboul; nome arabo (per falsa etimologia popolare "padre delle spighe", derivato da quello locale nubiano) di una montagna della bassa [...] 1300-1233 a. C.). Il maggiore, lungo 55 metri, è dedicato ai tre dèi supremi, Ammon di Tebe, Ptah di Menfi, Rīe di Eliopoli, e allo stesso faraone costruttore. Offre, tagliata nella viva roccia, una terrazza, il cui fondo costituisce la facciata ...
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Scienza egizia. Tecnologia
Sydney Aufrère
Tecnologia
Metallurgia, chimica e alchimia
La metallurgia è un''arte del fuoco' che in Egitto non si sviluppò come nel Vicino Oriente: da un lato, l'Egitto [...] (2000-1780), ossia quando in Egitto, stando a quanto attesta un'iscrizione che risale al regno di Amenemhat II a Menfi (1934-1890), furono deportati alcuni prigionieri di guerra asiatici che nel loro paese erano stati addetti a lavori di metallurgia ...
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Nobile spagnolo. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] , ricco, educato da una donna, Agape, e dal retore Elpidio, uditori di un leggendario Marco Egiziano venuto in Spagna da Menfi, riuscì presto ad attrarre intorno a sé molti nobili e anche gente del popolo e, soprattutto, a schiere, donne dalla fede ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] -h'p - Sarapis è tanto poco impossibile che la si trova in tutti i testi bilingui. Ma v'ha di più. A Menfi Osorapis era venerato nelle grotte sepolcrali como toro morto, nei santuarî sopra suolo come astrazione, come dio del mondo sotterraneo: orbene ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.