TRABALLESI, Giuliano
Sara Ragni
Nacque a Firenze il 2 novembre 1727 da un umile falegname di nome Agostino, secondo quanto riferito da Ignazio Fumagalli, il funzionario dell’Accademia di belle arti [...] Moro (Lenzi Iacomelli, 2012).
Il successo riscosso con l’affresco del Poggio Imperiale, che venne lodato da Anton Raphael Mengs durante il soggiorno fiorentino del 1771, fu foriero per Traballesi di importanti commissioni a Siena e nel territorio di ...
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STUARD, Giuseppe
Alessandro Malinverni
– Nacque a Parma il 26 marzo 1790, da Domenico, forse discendente degli Stuardi o Stuerdi piemontesi, e da Barbara Paralupi, appartenenti entrambi alla ricca borghesia [...] a Roma e Bologna, soprattutto di volumi d’arte. Fu assiduo lettore di Carlo Cesare Malvasia, di Anton Raphael Mengs, di Johann Joachim Winckelmann, di Anton Maria Zanetti e del gesuita maceratese Luigi Lanzi. Di quest’ultimo tracciò un profilo ...
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LAPIS, Gaetano
Francesco Leone
Nacque a Cagli il 13 ag. 1706 da Filippo e Olimpia Orlandini di Cantiano, un'agiata famiglia di commercianti di lana.
Il L. si formò nella città natale applicandosi allo [...] ormai dominante in ambiente romano, costituito da Batoni e all'imporsi di un rinnovato classicismo le cui fondamenta teoriche A.R. Mengs e J.J. Winckelmann (giunto a Roma nel novembre del 1755) venivano elaborando.
Nel 1756 licenziò il Miracolo di s ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rinnovamento dell’architettura è sostenuto per buona parte dalle richieste delle [...] Giordano, presenti nello stesso palazzo; un altro capitolo riguarda poi gli affreschi di Giambattista Tiepolo e di Anton Raphael Mengs, fino agli interventi pionieristici di Goya. Già nel 1751, infatti, Tiepolo lavora per la sala dell’Imperatore e ...
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BRACCI, Domenico Augusto
Nicola Parise
Nato a Firenze nel 1717, rimase in patria sino all'età di trent'anni, vi compì i suoi studi e vi ebbe talune cariche pubbliche, occupandosi nel frattempo di disegno [...] (che il B. ricorda in ambedue i frontespizi della Dissertazione... e delle Memorie...), la richiesta in Spagna dei ritratto che R. Mengs ne aveva fatto, le tre medaglie coniate in suo onore, se dicono della notorietà del B. in Italia e all'estero ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] "precocemente la stagione dell'Arcadia pittorica romana"; per il Kerber il C. avrebbe addirittura avuto un influsso sul Mengs. Altri autori parlano, per queste opere, di un "rococò romano" (Clark, 1970; Waterhouse, 1971) e tendono a sottolineare ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] , nel quadro di una totale svalutazione della pittura e della trattatistica neoclassica ispirata alle idee del Winckelmann e del Mengs: ad essa opponeva un programma di fedeltà alla natura, sintetizzato nella proposta di prendere come "esemplare di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa [...] di campagne di scavo e dalla “resurrezione” delle città inghiottite dal Vesuvio, ad accendere in Marigny, Anton Raphael Mengs, Winckelmann e Goethe il mito di una bellezza assoluta, di un’antichità incorrotta, esemplare. Su queste premesse a ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] con le arti belle, segnatamente con la pittura, come già abbiamo accennato, e non con quella severa e statuaria del Mengs e del David, ma con la settecentesca italiana, che veramente nella sua gloriosa teatralità appare conclusiva d'un'era, ma ...
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Le origini dell'odierna Caserta (il nome deriverebbe da Casa hirta "Casa erta") vanno ricercate in una borgata che sorge a NE. della città, e a circa 7 km. di distanza, cioè nella piccola borgata di Casertavecchia, [...] del regno delle Due Sicilie e il presepe. Nella cappella si trovano tele del Conca, del Bonito e di Raffaello Mengs; nell'appartamento, tempere di Filippo Hackert.
Caserta vecchia è ricca di monumenti che fanno fede della sua antica prosperità ...
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