TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] alla plebea, sterminando implacabilmente i nemici della libertà" (Opere complete, Roma 1955 ss., vol. IX, p. 51), i menscevichi lo accusarono di essere un populista inconsapevole che, immemore della lezione di Marx ed Engels, intendeva introdurre nel ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] russa scoppiò violento fra il 1902 e il 1904 - negli anni, insomma, in cui maturò la divisione fra bolscevichi e menscevichi - il dissidio che mise agli antipodi neogiacobini e neogirondini. A capo dei primi si pose N. Lenin, il quale individuò ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] socialdemocrazia tedesca. Di più: l'aspra lotta di fazioni sviluppatasi fin dall'inizio nel partito russo tra menscevichi e bolscevichi deve aver certo favorito la cristallizzazione sempre più rigida dell'‛ortodossia', anche e soprattutto a livello ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] i metodi terroristici, e attribuì al proletariato industriale il compito della rivoluzione. Nel 1903 il partito si divise tra menscevichi (minoritari) e bolscevichi (maggioritari).
I primi, con Plechanov e J. Cederbaum detto Martov (1873-1923), si ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] lotta per l'allargamento della democrazia in Germania coincideva ormai con la rivoluzione proletaria stessa.
In aspro contrasto con il menscevico Martov, e con Rosa Luxemburg e il giovane Trockij - che lo accusarono di 'neogiacobinismo' autoritario e ...
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menscevico
(meno corretto menscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo men′ševik «minoritario», tratto da men′šistvo «minoranza»] (pl. m. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – Appartenente alla frazione moderata e di impostazione revisionista...
menscevismo
s. m. [dal russo men′ševizm; v. menscevico]. – La dottrina politica dei menscevichi (detta anche, meno comunem., minimalismo, per inesatta traduz. dal russo), che, all’interno della socialdemocrazia russa, si contrappose al bolscevismo...