McCarthy, Cormac
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Providence (Rhode Island) il 20 luglio 1933. Di carattere schivo e riservato, McC. è un autore prolifico, caratterizzato da un grande [...] country for old men (trad. it. 2006), una sanguinosa vicenda che s'imprime a caratteri di fuoco nella mente del lettore. McC., unanimemente considerato un professionista della scrittura, abilissimo nella tessitura delle trame, è ritenuto il creatore ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] infine come un guanto", dice Caillois. È un processo che si svolge non, o non solo, nel romanzo, bensì nella mente del lettore. E come osserva giustamente Eco, "Holmes inventa una storia. Accade semplicemente che quella storia possibile sia analoga a ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] formazione napoletana, ma soprattutto calopresiana. In sintesi, i temi principali delle Egloghe sono il rapporto tra mente e natura e tra mente e luce, e il ruolo centrale attribuito al "sapiente". Mai pubblicate, ebbero circolazione molto ristretta ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] , 6 luglio 1819, in Lettere, I, p. 159), a cui poteva rivolgersi come al modello del "perfetto scrittore italiano che ho in mente" (a G. Leopardi, 21 sett. 1817, ibid., p. 110). A sua volta il Leopardi, in una perfetta reciprocità di affetto e di ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] . 459-465; A. Vallone, L'interpretazione di Dante nel Cinquecento, Firenze 1969, ad ind.; G. Mazzacurati, G., un itinerario della mente in Dante, in Filologia e letteratura, XV (1969), pp. 49-94; M. Plaisance, Une première affirmation de la politique ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] [1895]).
Vi sono dapprima esposte, con la chiarezza propria della scrittura del C. e nell'ordinato disegno che la sua mente sapeva imporre alla materia dei suoi studi, le tradizioni poetiche del Finni, un sunto del Kalevala e un'analisi della sua ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] 1013-19; Faral 19622), raccomandando l’iperbole, mette in guardia rispetto a un suo impiego selvaggio che ferirebbe la mente e l’orecchio, mentre un uso accorto risponde perfettamente all’esigenza di amplificare o diminuire le lodi. Del resto, questo ...
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Sciascia, Leonardo
Silvana Castelli
La forza della ragione contro le trame occulte del potere
La Sicilia narrata dallo scrittore Leonardo Sciascia non è soltanto il luogo delle contraddizioni, dove [...] vero e profondo delle cose. I suoi punti di riferimento erano rappresentati da Pirandello, che aveva esplorato a fondo la mente e i desideri degli uomini, e dall’amato Voltaire, che aveva indagato la realtà col sorriso della ragione: Candido ovvero ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] dubbio sul poi e sul perché delle cose, risolvendo dolori e gioie, mutamenti e immobilità, passato e futuro, mente e materia nel fatto chiarissimo e ben descrivibile dell'aggrupparsi e disgregarsi atomico, poteva valere come nessun'altra filosofia a ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] in cui la teoria s'intreccia con la pratica e la formazione dello spirito non ha importanza minore di quella della mente e della facoltà oratoria. Il compito dell'oratore è elevato a missione civile e umana e la perfezione morale considerata ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...