Filosofo (Elmira, New York, 1875 - Williamstown, Victoria, 1944). Appartenne alla corrente dei realisti critici, sviluppando peraltro una metafisica dualistica in cui diviene centrale il problema del rapporto [...] mente-corpo. Vivamente interessato alla filosofia della religione (campo in cui subì l'influenza di W. James), sottolineò il valore della "trascendenza" (in senso cognitivo ed etico), approdando a un "realismo personalistico", in polemica ...
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Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), [...] il d. si trova in modo esplicito o implicito nella rivelazione e ha quindi valore oggettivo e immutabile; essendo necessario per la definizione dogmatica l’intervento della Chiesa docente, si riconosce ...
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In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia [...] N. Chomsky: gli esiti mentalistici e le implicazioni filosofiche delle sue teorie linguistico-psicologiche poggiano infatti sulla tesi secondo cui la mente possiede dei principi universali in base ai quali è possibile il linguaggio (➔ generativismo). ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] cose conosciute, astratte dal nudo fatto del loro esser note. La filosofia naturale non dovrebbe mai chiedersi che cosa sia nella mente e che cosa nella natura" (The concept of nature, 1920). Se il platonismo di Russell riaffiorerà in K. R. Popper, l ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] a seconda del contesto nel quale viene usato. Ci si può chiedere, per esempio, se sia una facoltà esclusiva della nostra mente, oppure se negli animali vi sia almeno un germe di ragione, che la specie umana può aver sviluppato durante il processo ...
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Psicologo e filosofo inglese (South Shields, Durham, 1860 - Sydney 1944). Esponente di una tradizione illustre, quella della psicologia filosofica, ebbe notevole influenza nell'ambiente psicologico inglese; [...] possibilità dell'esistenza di sensazioni pure, indipendenti dall'attività di pensiero e dalle categorie concettuali), la critica del dualismo mente-corpo (fisico e mentale sono concepiti come attributi di un'unica entità, il soggetto che ha un corpo ...
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maieutica
maièutica [Der. del gr. maieutiké (téchne) "(arte) ostetrica", da maía "mamma"] [STF] [FAF] Il metodo dialogico tipico di Socrate, il quale sosteneva di operare con esso alla stregua di una [...] "levatrice" che estraesse dalla mente dei discepoli concetti insiti in essa. ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] In etnologia propose una teoria detta del prelogismo, secondo la quale la mente dell'uomo primitivo si muoverebbe in base a schemi diversi da quelli della mente dell'uomo civilizzato ignorando i principî d'identità e di causalità (Les fonctions ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] campo delle scienze naturali. Fu critico del sensismo francese e del materialismo corrente sostenendo l'immaterialità della mente e sviluppando su questo presupposto una serie di posizioni teistiche. Importanti anche taluni suoi apporti alla teoria ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] l’intenzione di valutare l’intensità dell’emozione suscitata da opportune domande poste al soggetto controllato per stabilire se mente oppure no. L’apparecchiatura è stata utilizzata, in alcuni Paesi, da parte delle autorità inquirenti, per trarre ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...