La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] abonda nelle virgole, per distinguere nettamente ogni parte del concetto e trasfonderlo distinto ai lettori nell’animo e nella mente. Quel ch’altri non consegue con un formicolare di ammirativi e di esclamativi o di puntolini (cit. in Schiaffini ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] possibile riformularli come avverbi denominali o deaggettivali, agganciando alla base del nome o dell’aggettivo il suffisso -mente, tipico degli avverbi composti; si hanno così alternanze come alla perfezione e perfettamente, di solito e solitamente ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] pp. 143 s.). Si tratta, nel loro insieme, di prove della vastità della cultura e delle conoscenze linguistiche di un uomo la cui mente spaziava nei più lontani domini. Alla fine del 1860 gli veniva offerta con decreto di L. C. Farini, confermato da T ...
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Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] nel mondo esterno – Giovanni ha perso il treno, e questo fatto lo ha portato a prendere l’auto – i fini nascono nella mente degli agenti: Giovanna vuole diventare traduttrice, e questo progetto la spinge a iscriversi a Lingue.
Mentre la causa ha una ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] grande». Si usa sia come avverbio (23), sia come intensificatore (24):
(23) Inchinare a Dio molto convene
le ginocchia e la mente,
che gli anni tuoi riserva a tanto bene (Petrarca, Canz. XXVIII, 103-105)
(24) Se Renzo fosse stato tanto vicino da ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] quale, ad es., indecifrabilmente. La sequenza derivazionale cifra → cifr-are → de-cifrare → decifra-bile → in-decifrabile → indecifrabil-mente è giustificata dal tipo di base che ciascun affisso seleziona: ad es., il prefisso negativo in- si premette ...
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GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] da ogni tributo all'erudizione fine a se stessa e alla retorica. Ciò è evidente nella sua comprensione simpatetica della mente eretica e delle sue elaborate costruzioni dottrinali, ma anche nella scrittura nervosa e concettosa dei suoi saggi, che ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] cazzo col suo sostituto eufemistico cacchio o cavolo.
Poggi, Isabella (1981), Le interiezioni. Studio del linguaggio e analisi della mente, Torino, Boringhieri.
Simone, Raffaele (19956), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990). ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] una manifestazione di superficie, un atto fisico esterno alla mente. L'arabo è descritto allora soltanto in termini che (e cioè uno dei teologi ultrarazionalisti) e una delle menti più audaci del suo tempo ‒ tentò instancabilmente di costringere ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] puntualmente argomentata, dell’esistenza di un legame inestricabile, di un parallelismo necessario e costante tra l’evoluzione della mente umana e del linguaggio. Ne consegue il riconoscimento della naturalità delle lingue, nate non per caso, né per ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...