Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] preposizione di supporto sono il risultato di una fusione a livello grafico di una preposizione e un nome (➔ univerbazione). Nella mente della maggior parte dei parlanti è sicuramente presente la derivazione di accanto a ← a canto a, come anche di ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] sono ampiamente attestati tra gli alterati (maluccio, pianino), ma quelli derivati con il suffisso estremamente produttivo -mente non ammettono ulteriori derivazioni, il che riduce fortemente il numero potenziale di alterati avverbiali. Si noti ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] negli altri casi;
(c) nasalizzazione della vocale in sillaba chiusa da una consonante nasale: ad es. [ˈmẽŋto] per mento;
(d) tendenza all’➔epentesi di una semivocale per effetto dell’allungamento della vocale tonica, con creazione di un semidittongo ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] dì di festa”, vv. 38-39)
(9) allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi
(“A Silvia”, vv. 10-12)
In italiano, dunque, l’anastrofe si è trasformata da figura del discorso a figura grammaticale e ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] [2]il padrone; tuttavia si lasciò sfuggire un accenno a qualche «prepotente». Tanto bastò per far ingigantire i sospetti nella mente del [1]povero raggirato. Tornò infuriato dal [2]raggiratore e gridando e incalzando lo mise alle strette: finché ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] lasciare l’ospedale già dopo 48 ore («La Repubblica» 19 luglio 2009)
b. anche se il ministro non ha in mente provvedimenti concreti anti-cravatta negli ospedali, il suo riferimento è una direttiva britannica del 2006 («La Repubblica» 15 luglio 2010 ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] doler del bene intendere le cose che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia (Leonardo da Vinci 1980-1985: c. 62v).
La consapevolezza delle potenzialità del volgare è però affiancata dall’esigenza ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] . 48-49; «Forse un mattino andando in un’aria di vetro»: anepigrafe, in Ossi di seppia, v. 1), della frase relativa («la mente indaga accorda disunisce / nel profumo che dilaga»: “I limoni”, in Ossi di seppia, vv. 31-32) o dell’intera frase («le tue ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] sembra rappresentare la situazione di chi si inceppi e riprenda suoni già pronunciati: precipit-EVOL-issim-EVOL-mente».
Lo scioglilingua si genera dalla ripetizione ossessiva di parti di parole: determina confusione con il continuo ripresentarsi ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] il Wagner, "la parte etimologica fu forse la più debole nell'opera del Campus, essendo stato egli piuttosto una mente metodica e logica; le ricerche etimologiche invece richiedono, oltre al metodo critico, certe facoltà intuitive e perfino artistiche ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...