MARRAKECH
P. Cressier
(arabo classico Marrākush)
Città del Marocco, capoluogo di provincia, posta a km 330 a S-E di Rabat; insieme a Fez, Rabat e Meknès è una delle città imperiali (makhzan).La città [...] all'irrigazione e allo svago e i vasti parchi alberati periferici, Āgdāl e Manāra, dotati diversi secoli dopo di padiglioni.I Merinidi, successori degli Almohadi, che governarono la regione tra il 1269 e il 1525 trasferendo la capitale a Fez, non ...
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GRANADA
P.A. Galera Andreu
(arabo Gharnāṭa)
Città della Spagna meridionale in Andalusia, capoluogo della prov. omonima e capitale dell'omonimo regno - ultima roccaforte della dominazione musulmana in [...] in stucco nei pennacchi d'angolo. Nonostante i restauri, la madrasa di G. indica chiaramente la propria origine merinide, rivelando l'africanizzazione del regno nasride. Un ultimo esempio di architettura religiosa è l'od. Ermita de San Sebastián ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] di maggior potenza del Marocco. Alla caduta degli Almohadi la storia marocchina riprese una fisionomia regionale; vi regnarono i Merinidi (13°-15° sec.) e i Wattasidi (15°-16° sec.), soppiantati dalle due dinastie sceriffiane, i Sadiani e i Filālī ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] sino a periodi tardi, come attesta la Muniya della torre di Belyounech nel Nord del Marocco, costruita in epoca merinide (secc. 12°-14°; Cressier, Hassar-Benslimane, Touri, 1986; Barrucand, 1988, p. 252).Questa dicotomia teorica tra i due modelli ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] re di Granata, di cui si conservano alcune vestigia e numerosi epitafî. Rimangono solo rovine informi dei sepolcri dei Merinidi presso Fez, mentre il campo sepolcrale della stessa dinastia in Shella presso Rabat consentì per lo meno di rilevare la ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] . 55, pp. 272-273). A questa tipologia deve essere collegato certamente un più tardo lampadariocampana di epoca merinide (1333-1337), sempre nella Moschea Qarawiyyīn, contraddistinto da una più complessa lavorazione: questa volta dalla sommità della ...
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OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] di Sīdī Mahrez a Tunisi, mentre in Marocco risalgono al sec. 14° l'o. di Sīdī Fredj a Fez, attribuito a epoca merinide (Marçais, 1954), e il māristān al-'Azīzī di Rabat, situato di fronte alla moschea Jāmi' al-Kabīr, con corte porticata su tre ...
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merino
s. m. e agg. [dallo spagn. merino, forse der. dal nome dei Merinidi, dinastia musulmana arabo-berbera (arabo Banū Marīn) che regnò sul Marocco nei secoli 13°-15°]. – 1. Razza di pecore famose nel mondo per la loro lana: originarie dell’Africa,...