(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] i loro discepoli furono cacciati dalla Grande Moravia (885), la loro tradizione si trasferì tra gli Slavi meridionali. Di tale tradizione la letteratura medievale croata possiede dunque i caratteri fondamentali: alfabeto glagolitico, lingua slava ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] dei palazzi e sarebbe forse stato la lingua dell'aristocrazia, il m. "speciale" sarebbe stato continuato dai dialetti meridionali od orientali. Una versione oltremodo ipotetica di questa teoria identifica il m. speciale con il dorico, che sarebbe ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] ed insulari, della Grecia. Le città greche poi trasmisero l'alfabeto alle proprie colonie della Sicilia e dell'Italia meridionale, una delle quali, la calcidese Cuma, avanguardia della cultura greca in Italia e anello di congiunzione fra la cultura ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] è un pronome di prima o seconda persona singolare, può essere preceduto dalla preposizione a non solo nelle varietà meridionali, dove esiste la costruzione dell’oggetto preposizionale (vedere a qualcuno; cercare a qualcuno, ecc.), ma anche nell ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] e dei suoi autori attribuisce una maggiore autorevolezza ai volgari di Toscana, eredi e assimilatori principali di quelli siciliani e meridionali in cui si erano espressi i poeti più antichi. In breve, il toscano diventa la lingua volgare «magis apta ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] diaboli «prigioniero del diavolo», da cui si passò al significato di «malvagio» in italiano (ma non nei dialetti meridionali, dove malo, da malus, è sopravvissuto nel senso originario). La cristianizzazione di un termine come captivus, di uso ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] della) e «a loro» (ci do un bacio; posso dirci una cosa?), che sembra marcato in diatopia come settentrionale o meridionale; al centro si generalizza piuttosto gli (come in genere nel parlato), ma spesso è sovraesteso anche al maschile le (ho ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] , Mongrassano, Rota Greca, San Lorenzo del Vallo (Cosenza), Gizzeria (Catanzaro).
Le colonie italo-albanesi dell’Italia meridionale si formarono dopo il 1468, anno della morte di Giorgio Castriota Scanderbeg, eroe della resistenza albanese contro gli ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] ultimo tratto è avvertito dai parlanti come tipico della pronuncia meridionale e, soprattutto tra i giovani, è oggetto di ➔ a tutta l’isola ma sono condivisi anche da altre varietà meridionali. È il caso, ad es., dell’allocuzione inversa con nomi ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] > [aˈtːsjoːne]; parimenti lo è, nel medesimo contesto, la realizzazione di [ʤ] in tutte le varietà centro-meridionali: agile > [ˈadːʒile]. La trascrizione delle affricate geminate si effettua ponendo il diacritico [ː] dopo la fase occlusiva del ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...