L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] quanno vide a me t’haje da luvà la coppola (Eduardo Scarpetta, ‘O balcone’ e Rusinella, scena I).
Mentre le varietà meridionali ammettono un ampio uso dell’accusativo preposizionale sia con nomi sia con pronomi e con una vasta gamma di verbi, nell ...
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Lingue caratterizzate da una variabilità di tono (cioè altezza musicale) o d’intonazione (cioè modulazione musicale) che distingue i significati di parole la cui forma, scritta eventualmente con il sistema [...] lingue i toni hanno un valore fonetico al pari delle vocali e delle consonanti. Sono p. alcune lingue africane e asiatiche, per es., il cinese che ha quattro toni nella parlata di Pechino, cinque in quella di Nanchino, otto nei dialetti meridionali. ...
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Na-Denè Famiglia di lingue indigene americane, costituita da tre gruppi: il gruppo Athabasca, che viene a sua volta diviso in tre sottogruppi: il settentrionale, che si estende dall’Alaska fino alle Montagne [...] Rocciose; del Pacifico, formato da strisce nell’interno della British Columbia e nello Stato di Washington; il meridionale, che comprende le lingue Lipa, Apache e Navaho, parlate in aree dell’Arizona, del New Mexico e del Texas; il gruppo Haida, ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] dio > id dio > iddio > [dː]io (cfr. Mioni 1993).
L’➔aferesi è anche alla base di forme verbali, osservabili in dialetti meridionali, ad es. il napol. [o ˈkːatːa] «lo compra», [o ˈlːukːa ŋˈkaːpa] «gli urla in testa». L’esistenza di varianti ...
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LEI, USO DEL
L’italiano contemporaneo prevede due forme di uso dei pronomi ➔allocutivi nei rapporti interpersonali:
– il tu reciproco, riservato in genere ai rapporti informali (amicizie, famiglia, lavoro, [...] del voi come alternativa al lei nelle situazioni formali è quasi del tutto scomparso e sopravvive in alcuni italiani regionali meridionali.
Negli ultimi decenni il tu ha gradualmente ampliato la sua sfera d’uso, estendendosi a situazioni in cui prima ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] La transizione all’età del Bronzo si effettua in momenti diversi nelle varie zone del paese: verso il 2200 a.C. nelle regioni meridionali e sud-orientali, fin verso il 1800-1700 a.C. nel resto della regione. Durante l’età del Bronzo sono intensamente ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] umani sia molto oscillante; in primo luogo perché soggetto a variazione regionale (esso / essa sono usati nell’italiano regionale meridionale per referenti umani), in secondo luogo perché è sempre più frequente l’uso di lui / lei per riferirsi anche ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] l’aggiunta di una vocale o di una sillaba in fine di parola: aman(t) > amano, sī(c) > dialetti centro-meridionali sine «sì».
Rientrano nei fenomeni generali anche la metatesi, con cui si intende il cambio di posto subito da un segmento, per lo ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] )
Vasta oltre 17,8 milioni di km2, lunga, con le isole, 7600 km da N a S, larga circa 5150 km, l’A. Meridionale presenta un contorno triangolare scarso di articolazioni e circondato da poche isole (che con le penisole coprono poco più dell’1% della ...
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ACCHITO O ACCHITTO?
La forma corretta è acchito. Seppur frequente nel parlato, e anche nello scritto informale, la variante acchitto è decisamente sconsigliabile.
La parola deriva dal francese acquit, [...] ) achitto; la variante oggi corretta acchito è registrata nei vocabolari solo a partire dalla fine dell’Ottocento.
Acchitto è in realtà un regionalismo meridionale, diffusosi probabilmente per influenza di un’altra parola molto comune nei dialetti ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...