D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia [...] giunse a Londra per la firma proprio il 30 luglio 1914. Scoppiato il conflitto mondiale, l'Inghilterra, che aveva in Mesopotamia interessi grandissimi (tanto che poi si fece conferire un mandato su quella regione), si affrettò a portarvi la guerra e ...
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TERRAZZA
Ernesto Leschiutta
. Si dicono a terrazza le coperture orizzontali degli edifici. In esse possono distinguersi due sistemi: quello statico portante e quello impermeabilizzante. Diverso è stato [...] a terrazze dalle quali emergono le cupole secondo un sistema che può dirsi derivi da quello già descritto, mesopotamico-persiano.
Nelle manifestazioni romaniche della Sicilia e della Sardegna prende corpo, dopo il sec. X, il carattere fondamentale ...
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Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] di Israele - e della sua investitura come re del mondo. Ovviamente, la ripetizione simbolica della cosmogonia nel Capodanno mesopotamico e in quello ebraico non ha lo stesso significato. Tra gli Ebrei, il rituale arcaico del periodico rinnovamento ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La cosmologia
David Pingree
Bruno Lo Turco
La cosmologia
Cosmologia vedica
di David Pingree
Sebbene i testi vedici non forniscano una descrizione chiara e coerente [...] ; II, 12 e 15). Nella battaglia tra Indra e Vṛtra, nota anche all'Avesta, si ha un'evidente analogia con il mito mesopotamico dell'uccisione di Tiāmat da parte di Marduk. In virtù dell'atto di creazione compiuto da Indra, l'Universo consiste in una ...
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SUSA, 1° (v. vol. VII, p. 567)
P. Amiet
R. Boucharlat
p. 567). - Dalle origini fino al periodo achemenide. - L'esplorazione di S. e della sua regione fu iniziata nel 1850-51 dall'inglese Loftus e proseguita [...] più significativa, con la sua corte di rappresentanza e il portico della sala di ricevimento (simile alla sala del trono dei palazzi mesopotamici) al centro del muro di fondo. Questa sala era lunga c.a 20 m, e i suoi muri erano rafforzati da quattro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il periodo protodinastico in Mesopotamia
Massimo Maiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il XXX e il XXIV secolo a.C. si intensificano [...] periodo di regno finì, e la regalità fu quindi trasferita a un’altra città.
L’idea di fondo, cioè che la Mesopotamia sia sempre stata unificata sotto un unico re per tutto il suo corso storico, non coincide con quanto sappiamo della reale situazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Babilonia, la citta celeste: il progetto ed il significato
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sin dall’antichità la città [...] dal clero babilonese del dio Marduk, che teme di perdere i privilegi connessi alla capitale di un impero che ormai controlla la Mesopotamia, la Siria e il Levante fino al Mediterraneo.
I settori e gli edifici della città
Alla fine del II millennio a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Arte persiana: eclettismo e continuita
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Persiani possono essere considerati eredi sia [...] presa di Babilonia ad opera di Ciro il Grande, nel 539 a.C., la Persia diviene una potenza imperiale che controlla la Mesopotamia e tutto il Vicino Oriente fino alle coste del Mediterraneo.
La presa di Babilonia nel 539 a.C. viene quasi salutata come ...
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BEGRAM
M. M. Deneck
Il B. di Kāpishī in Afghanistan (v.), che si trova alla confluenza del Panshir e del Gorband, ai margini di una fertile vallata, fu capitale di sovrani indo-greci e, in seguito, [...] pendono foglie, fiori o frutta. Un tema frequente è pure quello dell'anguipede, derivato insieme dal tritone greco e dal motivo mesopotamico di Gilgamesh (v.). Lo si può osservare a B. sia su placche isolate, dove il suo aspetto è simmetrico, con le ...
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VAHANA
G. Kreisel
Nome sanscrito neutro (lett. «cavalcatura», «veicolo») con il quale si indicano, nella mitologia e nell'iconografia indiane, quegli animali che assolvono la funzione di simbolo e veicolo [...] come v. il combattivo leone; non è certo se questa caratteristica possa essere ricondotta all'antico culto mesopotamico di Nana.
Le divinità fluviali Gahgā e Yamunā furono raffigurate, sin dall'inizio dell'architettura templare fissata secondo ...
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mesopotamico
meṡopotàmico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Mesopotamia, regione storica dell’Asia anteriore compresa fra il Tigri e l’Eufrate: arte m.; in senso stretto, riferito alla parte superiore dell’antica regione, circa fino...
mesopotamia
meṡopotàmia s. f. [dal lat. Mesopotamia, gr. Μεσοποταμία comp. di μεσο- «meso-» e ποταμός «fiume»]. – Regione compresa tra due fiumi. Il termine, che di solito è usato come nome proprio (e per lo più ristretto alla regione storica...