HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] agli Uffizi, passata come di Jan van Eyck e ora assegnata a Hans Memling (Borroni Salvadori, 1974, p. 49). Tra le opere messe in mostra c'erano anche alcuni ritratti a matita nera e rossa, due dei quali apparsi già nelle esposizioni del 1729 e del ...
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Vedi AFRODISIADE dell'anno: 1973 - 1994
AFRODISIADE (v. vol. i, pp. 109-115)
K. T. Erim
I nuovi scavi dell'antica città caria di A. sono stati iniziati nel 1961 sotto l'egida della New York University. [...] adornavano due anticamere ad O del peristilio (IV-V secolo). Il carattere residenziale di questo edificio non può essere messo in dubbio. La sistemazione dei tre ambienti terminali, non troppo diversa, fra l'altro, dal cosiddetto Palazzo a Tolemaide ...
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DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] , garantisce l'ingresso in paradiso, assimilato così all'arcangelo Michele e inserito nella visione teologica e cosmologica ormai messa a punto dall'Ordine, giunto all'apice della sua fioritura.
Bibl.:
Fonti. - De sancto Dominico confessore, in AASS ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] per il torneo in palazzo Pitti nel 1579 in occasione delle nozze di Francesco I con Bianca Capello e allestì nel 1600 la messa in scena di un melodramma per le nozze di Maria de' Medici con Enrico IV; ma gli spettacoli più famosi approntati dal B ...
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MAGNI, Cesare
Pietro C. Marani
Figlio di Francesco nacque, probabilmente a Milano, attorno al 1492.
La sua data di nascita si desume da un documento del 22 febbr. 1519 (Arch. di Stato di Milano, Archivio [...] delle Rocce di Leonardo, allora collocata nella chiesa di S. Francesco Grande) e lasciava 6 lire annue per la messa da celebrarsi nell'anniversario della sua morte. Nel testamento nominava come erede universale il figlio Giovan Battista, allora di ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] Azzola nei lavori di palazzo Moroni a Bergamo, come semplice membro di un'équipe (1650). La strategia unificante messa in atto da Barbello, attento regista e responsabile ufficiale della decorazione, rende impossibile la distinzione delle molte mani ...
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NEVERS
E. Vergnolle
(lat. Noviodunum; Neviranum, Nivernum nei docc. medievali)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Nièvre, posta alla confluenza dei fiumi Loira e Allier, che occupava in [...] di s. Quirico da parte prima del vescovo Girolamo (795-815) e poi del vescovo Attone (908-916) possa essere messa in relazione con specifiche campagne costruttive, come invece suggerisce una fonte della fine del Medioevo. Tutt'al più si può supporre ...
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LUCCARDI, Vincenzo
Francesca Franco
Nacque a Gemona il 23 febbr. 1808 (cfr. Genealogia, in Archivio privato Mario Luccardi), settimo di dieci figli, da Giuseppe e Lucia Scavi. Proveniente da una famiglia [...] quadriportico del camposanto). Appassionato melomane, il L. frequentava l'ambiente teatrale romano e nel 1844, in occasione della messa in scena dei Due Foscari al teatro Argentina, strinse amicizia con G. Verdi, che poi aiutò nell'allestimento dell ...
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MALFATTI, Andrea
Francesca Franco
Nacque a Mori nel Trentino il 7 maggio 1832, da Francesco, sagrestano della pieve, e Caterina Boschetti. Con il fratello maggiore, Francesco, trascorse l'adolescenza [...] donna in costume popolare con le catene spezzate in mano e un medaglione raffigurante la lupa con Romolo e Remo, va messa in relazione con un'altra, L'attesa (Ibid.), rappresentata come una contadina con una margherita tra le mani, che allude alla ...
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PANNONIO, Michele di Nicolo d'Ungheria
PANNONIO, Michele di Nicolò d’Ungheria (Michele Ungaro). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, documentato per la prima volta a Ferrara [...] in bronzo fusi da Nicolò Baroncelli per l’altare; la dipintura di verde dello stallo («gaiba») entro cui il principe udiva la messa (Franceschini, 1993, docc. 555 s, 585 c).
Fra il 1450 e il 1452 eseguì diverse pitture pubbliche per conto del Comune ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...