Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , pp. 247-248).
La tradizione ricordata da Manfredi permette anche di sottolineare come l'imperatore fu identificato in Davide-Messia-liberatore degli ebrei; del resto nel 1236 Federico II li assolse dall'accusa di omicidio rituale e nel 1238 proibì ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] senso delle altezze», non era più capace di parlare all’anima «di Dio, dell’infinito, della fede, del mistero, del Messia». L’autore non esitava a contrapporre «i grandi pensatori scolastici», per cui la proiezione concettuale «non era che un metodo ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] singolo individuo. Per questo motivo il declino delle teorie del progresso, che si è compiuto a partire da metà Ottocento, ha messo in crisi anche la ricerca del 'senso'. Se nel processo storico non si può ravvisare una direzione più di quanto vi si ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] tematica trascendentale giustificativa (gli ebrei deicidi; la maledizione divina, collettiva ed etnica, sul popolo che ha rifiutato il Messia; gli ebrei puniti da Dio perché refrattari alla conversione alla vera fede) (v. Oberman, 1988, pp. 128-134 ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] del popolo ebraico nella morte del Cristo» (cfr. G. Miccoli, Due nodi, cit., p. 177).
67 Per aspetti del contesto e la messa in luce di diverse resistenze, attive e passive, alle trasformazioni in atto, vedi E. Mazzini, Chiesa ed ebrei al Vaticano II ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] la storia, crollate le ideologie, in via di estinzione lo Stato, alla fine è la stessa idea di politica a essere messa tra parentesi, a tutto vantaggio delle interpretazioni a sfondo etnico-religioso. Come se, alla fine delle fini, fosse ormai un ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] l’assenza o la inadeguatezza dei preti locali nascevano proprio da qui. C’erano luoghi dove non si poteva più «haver messa il zorno de Natale», come scriveva il principe di Mantova Ludovico Gonzaga il 17 gennaio 147733. E le cause erano riconducibili ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] giovani studenti, ed a ciascuno disse: “tu farai questo e tu farai quest’altro”. Poi si procurò alcune cosucce necessarie alla messa in scena, scelse il panorama che meglio gli confaceva (gli esterni) si fece prestare due o tre cavalli e… Signori, si ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] saliva al monastero semidiruto di Montebello, anch’esso territorio di Urbino, «per aspettare la fine del mondo»104. Il Messia non tornò, ma attorno a quel rudere avvilito, e a questo nuovo fallimento della ‘speranza cristiana’, una piccola comunità ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...