Filosofo, storico e archeologo inglese (Cartmel Fell, Lancashire, 1889 - Coniston 1943). Prof. di filosofia metafisica a Oxford (1934-41), amico e traduttore di B. Croce, ne ha ripensato con indipendenza [...] lo storicismo in tutte le sue opere: da Speculum mentis (1924) a An essay on philosophical method (1933) e Principles of art (1937), nonché nel volume postumo The idea of history (1946). Nell'ultima fase, ...
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Scrittore musulmano (m. Tabriz 1316 forse), noto soprattutto per un commento al Corano, che gode gran favore presso i Sunniti. Scrisse anche di diritto e metafisica, e compose in persiano una storia universale. ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] dalle opere postume di R., perché "catholicae veritati haud consonae videbantur".
Opere e pensiero
R., nell'ambito della sua metafisica dell'"essere", distingue dall'oggetto in sé (l'"estra-soggetto") l'oggetto del conoscere: questo è "percezione ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] ciò che Lukács aveva sempre cercato nel "materialismo dialettico" era appunto ciò che, solo, era dato trovarvi: una metafisica tardo-ottocentesca, forse meno edificante di tante altre, ma, certo, carica d'incongruenze e contraddizioni come poche.
Nei ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] A. Ritschl, stese quasi il manifesto nelle famose conferenze su Das Wesen des Christentums. Decisamente avverso alla metafisica, giudicò perniciosa l'accettazione della filosofia greca da parte del cristianesimo, e fenomeno di "ellenizzazione acuta ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] con il cristianesimo B. indica le affinità profonde di questo con il platonismo. Tradusse in latino la Metafisica di Aristotele; lasciò lettere, orazioni, operette teologiche, ricche di dottrina, sorrette da grande equilibrio di pensiero. Si ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] . XXVI). D'Alembert tuttavia osserva che se Newton era stato un grande fisico, secondo il parere di molti, non eccelleva però nella metafisica. È qui che entra in scena Locke: "Ciò che Newton non ha osato fare o non ha potuto fare, è stato intrapreso ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] filosofia è in teoretica e pratica. La teoretica, a sua volta, si divide in naturale, matematica e divina (cioè la metafisica), mentre la pratica è distinta in due modi diversi, illustrati uno di seguito all'altro. Innanzi tutto è data la distinzione ...
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CASTINELLI, Giuseppe
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Nacque da Giovanni, figlio di Giuseppe Antonio, di Livorno, e da Vigilia de Maret, in Pisa il 14 maggio 1763. Dopo essere stato convittore dal 1771 [...] al 1778 nel seminario e collegio vescovile della città di Pistoia, dove, negli anni 1777 e 1778, frequentò corsi di logica, metafisica e fisica tenuti da Tommaso Comparini, s'iscrisse alla fine del 1778 all'università di Pisa, quale "scolare legista ...
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Uomo politico e studioso italiano (Napoli 1826 - Torre del Greco 1895). Esponente di spicco della Destra storica, fu deputato e relatore della legge sulle guarentigie. Storico, filosofo e filologo di spessore, [...] Qui strinse rapporti col Rosmini e col Manzoni, e si dedicò a studî filosofici (notevole la sua traduzione della Metafisica di Aristotele) e letterari: fra questi specialmente importanti le lettere sul Perché la letteratura italiana non sia popolare ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.