Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] traduzioni: nel 1952 tradusse e curò l’edizione italiana di Il pensiero logico e l’anno successivo Che cos’è la metafisica?. Da questo punto di vista, il ruolo che ebbe nel dibattito pubblico del dopoguerra fu senza dubbio minore di quello ricoperto ...
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TAMBURINI, Pietro.
Simona Negruzzo
– Nacque a Brescia il 1° gennaio 1737, primogenito di Giovanni Battista, commerciante finito in povertà, e di Giulia Longhena, battezzato nella parrocchia di S. Agata.
Dal [...] pensiero agostiniano.
Ordinato sacerdote nel 1760, dal vescovo Giovanni Molin fu chiamato a insegnare nel seminario diocesano prima metafisica e poi teologia, trattando in funzione antimolinista e in maniera innovativa il tema della grazia, al centro ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] origini a oggi, II, Torino 1974, pp. 1300, 1595 s., 1598; G. Federspil - C. Martini, G.A. G.: un clinico padovano fra metafisica e scienza, in History andphilosophy of the life sciences, XIII (1991), pp. 73-95; G. Federspil, G.A. G. el'evoluzione del ...
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intenzione
Dal lat. intentio «atto di tendere verso un oggetto», quindi l’atto dell’intelletto teso a comprendere l’oggetto o quello della volontà teso a ordinare l’azione a uno scopo; nelle traduzioni [...] , secondo una formula che Tommaso attribuisce a Isaac Israeli ma che corrisponde, invece, a un passaggio della versione latina della Metafisica di Avicenna (I, 8. Nel testo arabo, tuttavia, in luogo di ‛aql «intelletto», si ha ‛aqd : «nesso»). In tal ...
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Nel senso generale di causa operante, di potenza di produrre determinati effetti, il concetto di forza si delineò nel pensiero greco arcaico quale espressione dell’attività ordinatrice e regolatrice di [...] all’ἐνέργεια, all’esercizio di tale attività, la nozione di f. assunse particolare rilievo nella fisica e nella metafisica aristotelica, soprattutto in rapporto all’analisi del moto, secondo l’opposizione, destinata a segnare la storia della ...
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Alessandro di Afrodisiade
di Afrodisiade Filosofo (2° - 3° sec. d.C.). Insegnò la dottrina aristotelica ad Atene fra il 198 e il 211 d.C.; i suoi scritti originali a noi pervenuti sono Sul fato (in [...] i commentari al I libro degli Analitici primi, ai Topici, alla Meteorologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica). Benché non si proponga altro compito che quello di chiarire Aristotele e di confermarne le dottrine di fronte alle altre scuole ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] in cui confluiscono motivi ermetici e della filosofia orientale, rappresentata dagli oracoli di Zoroastro. In essa la realtà fisica e metafisica è intesa come un tutto che può essere ricomposto partendo da varî punti di vista, e cioè dalla luce, dai ...
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Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] 'importanza della logica simbolica, l'interesse quasi esclusivo per i linguaggi delle scienze empiriche, il rifiuto della metafisica come insieme di discorsi insensati. Al periodo viennese risale anche la pubblicazione di Der logische Aufbau der Welt ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] seconda; in tal modo la distinzione tra materia e f. si congiunge con altri due binomi fondamentali della metafisica aristotelica: potenza e atto, causa materiale e causa formale; quest’ultima può essere intesa come principio intrinseco, entelechia ...
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Filosofo tedesco (Lüben, Slesia, 1899 - Monaco di Baviera 1991). Nel 1937 lasciò la Germania per gli USA, dove insegnò filosofia all'univ. della Carolina del Nord (dal 1938) e alla Emory University di [...] 1962), ha dedicato i suoi primi scritti all'estetica (Die Kulturfunktion der Kunst, 2 voll., 1931) e al problema metafisico (Sokrates. Ein Versuch über den Ursprung der Metaphysik, 1934); nel periodo americano all'interesse per l'estetica e per la ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.