MELLI, Roberto
Corrado MALTESE
Pittore, scultore, scrittore d'arte, nato a Ferrara nel 1885. Vive a Roma dal 1920. Cominciò a scolpire cercando di svolgere certe ricerche plastico-luministiche di U. [...] via una pittura straordinariamente coerente e proba, basata su una concezione sommessamente plastica della forma e su una concezione "metafisica" (e non prismatica o tonale) del colore (nature morte delle collezioni Sotgiu e Natale). Tra il 1934 e il ...
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(pseud. di Thiery, Herman)
Romanziere, poeta, drammaturgo, filmologo belga, nato a Gand il 2 settembre 1912, morto ivi il 9 agosto 1978. Dottore in scienze economiche all'università di Gand (1936), dal [...] carattere inconfondibile e innovatore alla concezione che D. ha del realismo magico: una visionarietà nata da un'esigenza metafisica, ispirata dal pensiero platonico e tendente a rappresentare il mondo e la vita come un'unità indissolubile di realtà ...
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LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] è l'essere fenomenico o ideale, bensì la realtà ontologicamente intesa. Di qui l'identificazione della filosofia con la metafisica, affermazione originaria dell'essere ontologico, che il L. V. accosta all'"Aristotele vivo" e alla "migliore scolastica ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] di forme poetiche.
Di uno stadio scolastico più avanzato sono le Dissertazioni filosofiche (1811-12) su questioni di logica, di metafisica, di fisica e di morale (la felicità, le virtù etiche e intellettuali). A parte la prontezza con cui il L ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] frequenza dei corsi del domenicano Francesco Securo da Nardo, ossia del Nardò, titolare della cattedra in primo luogo di metafisica in seguito detta "in via Thomae". Conseguito, il 23 ott. 1487, il dottorato - tra gli esaminatori Niccoletto Vernia e ...
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Croce: storicismo e antistoricismo
Fulvio Tessitore
La complessità dell’assunto, per la specificità che esso acquista in Benedetto Croce e nella contestualizzazione del suo pensiero, richiede che si [...] inascoltato, di cadere in un gioco dialettico accresciuto dall’idealismo assoluto per cui l’immanenza della realtà è la trascendenza metafisica di esso, l’«interno lievito» del suo sviluppo/non sviluppo in quanto scoprimento di ciò che già ha in sé ...
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CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] la posizione accademica del C., se consolidatasi nel 1746 col passaggio dalla lettura di logica a quella più prestigiosa di metafisica ed etica, era pur sempre eterogenea rispetto al corso recente dei suoi studi; ma nel 1752, morto Politi, egli gli ...
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TIBERTELLI, Luigi Filippo detto Filippo de Pisis
Giorgio Motisi
– Nacque a Ferrara l’11 maggio 1896, terzo dei sette figli del conte Ermanno e di Giuseppina Donini.
Trascorse l’infanzia nell’ambiente [...] 1983, p. 72), ma che rivelano anche alcune prime suggestioni vagamente cézanniane e una certa attenzione per la trascorsa esperienza metafisica. Non mancarono poi casi, come quello di Natura morta con nudino e vino rosso (1924), in cui la pennellata ...
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GORI (Gori Pannilini), Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Siena, il 30 marzo 1686, primogenito di otto sorelle e tre fratelli, da Augusto e Caterina Savini, nobili senesi.
Nella famiglia Gori "del Monte [...] Segneri iunior, mentre negli anni 1700-02 le cattedre di logica e fisica furono tenute da T. Silotti, nel 1703-04 quella di metafisica da G. Govoni. Il 14 giugno 1704 il G. decise di vestire l'abito dei gesuiti e si recò alla domus probationis Romana ...
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nome (nomo)
Domenico Consoli
Francesco Del Punta
In tre luoghi ha esplicito riferimento alla parte del discorso detta anche " sostantivo ": E questo ‛ adorna ' è verbo e non nome (Cv IV XXV 11); ‛ Diligite [...] più ferventemente la Filosofia termina la sua vista, sono chiamate per lo suo nome; sì come la Scienza Naturale, la Morale, e la Metafisica (III XI 16); La prima ha nom bieltà (Fiore I 9); La donna sì avea nome Ricchezza (LXXIV 13); e v. Vn VIII ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.