Psicologo e filosofo tedesco (Wiesentheid, Baviera, 1848 - Monaco 1936). Allievo di F. Brentano e di R. H. Lotze, ha affrontato problemi di storia della filosofia, di logica, di gnoseologia, di etica e [...] fenomeni sensoriali (contro l'approccio "fisiologico" di W. James e C. G. Lange). Si occupò anche di etica, metafisica ed estetica (ancora una volta in modo particolare in relazione alla musica). Tra le altre opere: Psychologie und Erkenntnistheorie ...
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Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] su B. Pascal, F. Brentano, il pragmatismo e l'esistenzialismo. Opere principali: L'etica di John Dewey (1960); Metafisica e rivelazione nella filosofia positiva di Schelling (1965); Etica e politica nel pensiero di Benedetto Croce (1966); Conoscenza ...
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MAINE de BIRAN, François-Pierre
Carlo Mazzantini
Filosofo francese, nato a Bergerac il 29 novembre 1766, morto il 20 luglio 1824, nella sua terra di Grateloup. Amico di parecchi ideologi, e in prima [...] in quella interna), ma anche di Malebranche (al quale V. Cousin lo riavvicinava, per la sua tendenza propriamente "metafisica"). Quest'ultimo infatti negava a qualsiasi sostanza creata, o potenza o proprietà di sostanza creata, il potere di agire ...
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MICHELE Scoto
Francesco Pelster
Scienziato medievale, nato in Scozia; nel 1217 era a Toledo e vi tradusse opere arabe; nel 1220 dimorava a Bologna. Fra il 1224 e il 1227 ricevette da Onorio III e Gregorio [...] Aristotele col commento di Averroè, e probabilmente anche la sua Fisica col relativo commento e i commenti alla metafisica e ai Parva Naturalia. Di suo scrisse: Divisio philosophiae, compilazione dagli scritti di Domenico Gundissalvius e degli Arabi ...
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JOUFFROY, Théodore
Guido Calogero
Filosofo francese, nato a Pontets (Giura) il 7 luglio 1796, morto a Parigi il 1 marzo 1842. Professore di filosofia all'École Normale, alla Sorbona e al Collège de [...] Pernio del pensiero del J. è la difesa dell'indipendenza della psicologia tanto rispetto alla vecchia metafisica quanto rispetto alle risoluzioni positivistiche della nuova filologia. Contro quest'ultima particolarmente il J. rivendica l'assolutezza ...
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Weir, Peter (propr. Peter Lindsay)
Marzia G. Lea Pacella
Regista cinematografico australiano, nato a Sydney il 21 agosto 1944. Considerato il caposcuola della cosiddetta New Wave, con il suo stile innovativo [...] fra individuo e natura (intesa come enigma) l'elaborazione di W. si sposta quindi verso una riflessione fortemente metafisica del contrasto individuo-società che risulta estremizzato in The Truman Show, nel senso che la rottura diviene finzione ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] ex Apulia (Kantorowicz, 1988, pp. 205-206 e 328). Si prescinda ancora da quella che lo stesso Kantorowicz definiva "la metafisica di stato" (ibid., pp. 211 ss. e 330 ss.), ossia dalla generale impostazione teorica dei poteri del sovrano, del loro ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] . Gli esempi più importanti di questo modo di procedere sono la discussione delle origini delle scienze nel Libro I della Metafisica, la discussione della ricerca da parte dei presocratici delle cause e dei principî primi in questa stessa opera e nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] [...], anche se non è correlata ad alcuna nozione metafisica di “materia”. Ma essa è correlata (e di l’unica teoria della storia che sia positiva, cioè scientifica, non metafisica e non retorica […].
Proprio perché l’economico non è un «fattore ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La musica
Christian Meyer
La musica
Osservazioni di carattere generale
La musica, come scienza e rappresentazione del mondo, attingeva [...] Giovanni de Muris, Giacomo di Liegi, Marchetto da Padova, e molti altri, conoscevano Aristotele e ne citavano volentieri la Metafisica a proposito delle modalità della conoscenza, il De anima riguardo al suono, la Fisica circa il tempo, il De caelo ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.