Medico e pensatore (Cosnac, Corrèze, 1757 - Rueil 1808). Dalle lettere passò allo studio della medicina ed ebbe nel 1795 la cattedra d'igiene, nel 1796 quella di clinica interna, nel 1799 quelle di medicina [...] ed etici nell'ambito di una psicologia rigorosamente empirica e fisiologica, in polemica con posizioni spiritualistiche e metafisiche; la Lettre à Fauriel sur les causes premières (1806) è considerata come il suo testamento filosofico: qui ...
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Sgalambro, Manlio. – Filosofo, paroliere e cantautore italiano (Lentini 1924 - Catania 2014). Intellettuale tra i più eversivi e indipendenti del panorama culturale italiano, fuori dei quadri accademici [...] cui sistematizza la sua precedente e copiosa produzione dando voce a un nichilismo estremo – seppure non scevro di sfumature metafisiche – che lo avvicina a pensatori quali F. Nietzsche, E.Cioran e K. Kraus. La visione esistenziale di S., fatalista ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] progetti riescano. Gli eventi sono unici e instabili, ma le leggi ne guidano il corso e non rappresentano i loro ‟rivali metafisici". Qui viene meno il dualismo tra scienze pure e applicate; le prime sono astratte di necessità, ma l'emozione che ci ...
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Storico statunitense e filosofo della scienza (Cincinnati 1922 - Cambridge, Massachusetts, 1996). Pensatore tra i più acuti e controversi del Novecento, a lui si deve innanzitutto quella proficua interconnessione [...] alla storia e alla filosofia della scienza. K. ha messo in evidenza le continue interazioni fra concezioni filosofico-metafisiche e prassi scientifica, che priverebbero di fondamento l'idea di una razionalità e di un metodo scientifici avulsi dal ...
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psiche
L’insieme di funzioni e di processi che danno all’individuo l’esperienza di sé e del mondo. La parola, di origine greca, è equivalente al termine di origine latina anima, ma come sostantivo è [...] Il termine anima ha invece un eccessivo alone di significati e di nessi associativi con concezioni religiose, filosofiche e metafisiche. In tal senso, il termine p. appare più neutro, più tecnico, seppure con tutte le sue valenze polisemiche. Secondo ...
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paesaggio
Guido Di Pino
Alla definizione del concetto di p. nell'opera di D. concorrono, da un lato, gli elementi fantastici che costituiscono la struttura e gli scenari oltremondani della Commedia, [...] la memoria delle anime, e tanto giovano le immagini del mondo a creare condizioni di probabilità alle rappresentazioni metafisiche. Ma la visione delle regioni ultraterrene risponde alla rigorosa e articolata dimostrazione di quel rapporto tra luoghi ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] la forma; la filosofia non doveva più parlare di enti, bensì di segni, se voleva evitare di sfociare nella metafisica.
Negli anni 1940 Carnap intravide la possibilità di sfruttare alcuni risultati ottenuti dal logico polacco A. Tarski per introdurre ...
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TORTI, Francesco
Gabriele Scalessa
TORTI, Francesco. – Nacque a Bevagna, il 30 settembre 1763, primogenito di tre figli, da Giacinto, giureconsulto, e Teresa Rubini, discendente di una famiglia nobile [...] presso l’Università di Camerino: fra i docenti vi era Antonio Ludeña, da cui trasse l’amore per le questioni metafisiche.
Tre anni dopo si trasferì a Roma, con l’intenzione di impegnarsi nell’attività forense; tuttavia, nonostante l’ammissione nello ...
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Ibn al-Sid al-Bataliyusi
Ibn al-Sīd al-Baṭaliyusī
(noto anche come Ibn al-Sīd al-Badajoz) Filosofo e grammatico arabo di Spagna (Badajoz 1052 - Valencia 1127). Il pensiero di I. al-S. al-B. è dominato [...] – secondo quello che si può definire un genere della filosofia araba medievale – le risposte a diverse questioni psicologiche e metafisiche (per es., l’intelletto, l’uomo); la seconda, che ebbe grande fortuna in ambito ebraico, è di ispirazione ...
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Filosofo e scrittore politico (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754 - Parigi 1840); nel 1790 membro dell'Assemblea per il dipartimento dell'Aveyron, si dimise l'anno successivo per le sue convinzioni [...] (1796), Législation primitive (1802), Démonstration philosophique du principe constitutif des sociétés (1827), deduce da premesse metafisiche il suo sistema politico-religioso: contro il sensismo sostiene la teoria della parola anteriore al pensiero ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...