BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] di Prospero con la dimensione dell’ascolto fa pensare all’ultimo Luigi Nono di Prometeo, tragedia dell’ascolto (1984), come metafora dell’artista moderno che tende a rifugiarsi da un mondo imbottito di suoni nelle solitudini del suono puro; in Berio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] di discordia». E c’è stato chi ha sostenuto che «la città, in questo saggio famoso, si trasforma, diventa mito e metafora e quasi un programma politico» (D. Frigessi, La città: un principio popolare, in Carlo Cattaneo e il “Politecnico”, 1993, p. 225 ...
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FARUFFINI, Federico
Anna Finocchi
Nacque il 12 ag. 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) da Paolo, farmacista, che vi si era stabilito dal 1822, e da Giuseppa Albini. Nel 1848 fu mandato dal padre a studiare [...] venivano dalla pittura del Piccio e di D. Morelli e piegando il tema tipicamente romantico dell'eroe solitario in chiave di metafora patriottica.
A Roma, dove il F. restò fino agli inizi del 1858, gli si aprirono nuovi campi di esperienza: arricchì ...
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MANNA, Giovanni
Mario Di Napoli
Nacque a Napoli il 21 genn. 1813 in un'agiata famiglia che gli consentì di dedicarsi sin da giovanissimo agli studi giuridici.
Partecipe del clima di speranze progressive [...] anche a lavori sulle pitture della Certosa di Napoli e a quelli danteschi riguardanti soprattutto l'interpretazione storica della metafora del veltro.
Nel novembre del 1844 il M. concorse per la cattedra di economia politica nell'Università di Napoli ...
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Lelouch, Claude
Alessandra De Luca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Parigi il 30 ottobre 1937. Lontano dall'industria cinematografica e libero dai suoi meccanismi, [...] France del film collettivo 11'09''01 September 11 (2002; 11 settembre 2001), nel quale la crisi di una coppia diventa la metafora della fine del mondo. L'alchimia che regola gli incontri tra uomini e donne e le dinamiche che muovono la psicologia di ...
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Goulding, Edmund
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico e sceneggiatore statunitense, di origine inglese, nato a Londra il 20 marzo 1891 e morto a Los Angeles il 24 dicembre 1959. Forte di una notevole [...] abissale (famose le vertiginose inquadrature dall'alto che mostrano il continuo, fluido pulsare della vita nell'albergo) che diviene metafora del mondo e del suo scorrere ininterrotto (come ricorda il leitmotiv che apre e chiude il film: 'gente che ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] altri mettono in scena uno spettacolo teatrale, come sottolinea lo stesso personaggio. All'epoca, il film fu interpretato come metafora del nazismo (cupa presenza implicita nella sua opera, che H. ha affrontato direttamente in Invincibile, 2001) e l ...
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Prévert, Jacques
Bruno Roberti
Poeta, scrittore e sceneggiatore francese, nato a Neully-sur-Seine (Hauts-de-Seine) il 4 febbraio 1900 e morto a Omonville-la-Petite (Manche) l'11 aprile 1977. Le sue [...] atmosfere e suggestioni entrate a far parte dell'immaginario cinematografico: le brume dell'alba che acquistano valore di metafora, i temi dell'amore predestinato e della persecuzione fatale, il quadro sociale che sembra determinare gli eventi che ...
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Burroughs, William Seward
Daniela Daniele
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 5 febbraio 1914 e morto a Lawrence (Kansas) il 2 agosto 1997. Tra gli esponenti più noti [...] . Di lì a poco David Cronenberg avrebbe catturato bene queste livide atmosfere e l'oscura minaccia del cancro, metafora centrale nei romanzi dello scrittore assieme all'AIDS, un male che Naked lunch sembra effettivamente anticipare. Fu infatti ...
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Pirro, Ugo
Bruno Roberti
Sceneggiatore e scrittore, nato a Salerno il 24 aprile 1920. Formatosi nell'atmosfera ricca di sollecitazioni civili del dopoguerra italiano, con la sua sensibilità di scrittore [...] di accensioni espressioniste, di scavo nelle psicologie dei personaggi. La spietata e lucida analisi presente nei loro film diventa metafora e racconto a chiave, si fa satira paradossale e ripresa di codici thriller nella sorta di trilogia costituita ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...