Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] uso liturgico e domestico.
La lavorazione diretta, a freddo, dei m. può essere condotta per martellamento o per sbalzo della lamina metallica. Lo sbalzo è eseguito battendo con un piccolo martello sul rovescio di lamine di m., come il bronzo, o di m ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] . Lo smalto veniva poi posto in queste cavità, spesso con diversi colori in un unico campo.
Ben pochi oggetti in metallo del periodo romanico sono sopravvissuti alle vicissitudini della Riforma inglese nel sec. 16° e allo zelo dei puritani nel 17 ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] nel sec. 6°). Granati a superficie piatta e vetri sono inseriti in alveoli d'oro e d'argento, su lamine metalliche pressate che riflettono la luce; tra gli alveoli vi sono motivi decorativi a filigrana. Oggetti meno decorati hanno granati isolati ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] quale si utilizzano principalmente forni a induzione elettrica, si compie in crogioli di terra refrattaria o grafite, aggiungendo ai metalli del borace come materiale fondente. La lega fusa è versata nelle staffe di ferro, di forma adatta secondo che ...
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Tecnica di lavorazione artistica dei metalli, specialmente preziosi, consistente nel riempire i solchi di un’incisione a bulino su una superficie metallica con un composto nero (detto anch’esso n.), di [...] rame rosso, argento, piombo, zolfo croceo e borace; a contatto del corpo inciso, preventivamente scaldato, il n. si scioglie e penetra nell’incisione; dopo il raffreddamento, la superficie viene levigata ...
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In chimica, i pirosolfiti di vari metalli. Il metabisolfito di potassio, K2S2O5, si presenta in cristalli incolori, che si ottengono saturando con anidride solforosa una soluzione di bisolfito potassico [...] o riscaldando quest’ultimo a circa 100 °C. Solubile lentamente in acqua; la sua soluzione si comporta come il bisolfito, per cui è dotata di azione e proprietà riducenti, antisettiche; si usa in enologia ...
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RAME
L. Vlad Borrelli
Uno dei metalli più usati nella remota antichità, fin dal V millennio a. C., cronologicamente il più antico metallo utile e forse il secondo scoperto dopo l'oro. I Greci lo chiamavano [...] Egitto e databili al 4000 circa a. C. Probabilmente l'inizio della lavorazione del r. è da attribuirsi ai Sumeri, presso i quali tale metallo fu usato fin dal 3500 a. C. ed entrò nell'uso comune verso il 3000 a. C.; esso proveniva dall'Armenia e da ...
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Nelle arti grafiche, processo di incisione chimica di metalli (rame, zinco, acciaio) e anche di lastre di marmo che utilizza una maschera ottenuta dalla fotografia dell’originale da incidere, interposta [...] all’attacco chimico. La f. viene usata nella preparazione delle forme da stampa di testi e illustrazioni, utilizzando supporti metallici e procedimenti tipici del sistema di stampa adottato.
La base comune di ogni processo è una lastra fotografica in ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] 2, 1933, coll. 2749-2783.
L. Bréhier, La sculpture et les arts mineurs byzantins, Paris 1936, p. 48.
A. Colombo, Le ampolle metalliche della basilica di Monza, Rivista di Monza, 1937, 7, pp. 21-23.
G.B. De Rossi, Sulla questione del vaso di sangue, a ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] 'inizio del sec. 13° e, anche in seguito, riservato alle opere di grandissimo lusso, fece sì che l'a. divenisse uno dei metalli più usati dagli orafi; pertanto gli oggetti di a. semplice o dorato conservati sono di gran lunga i più numerosi.Bianco e ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...