SCILLA (Σκύλλα, Scylla)
Carlo GALLAVOTTI
Filippo MAGI
Figlia del re Niso di Megara, parricida e traditrice della patria per amore del nemico assalitore Minosse re di Creta. Fu naturalmente un ottimo [...] che è detto ciris (e tale è il titolo del poemetto virgiliano su questo argomento).
Si narrò pure, in altra versione, della metamorfosi di S. in pesce invece che in uccello, e si capisce quindi la confusione (vedi anche Verg., Ecl., VI, 74) che si ...
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LIPOMA (dal gr. λίπος "grasso")
Gaetano Fichera
Tumore benigno, formato da tessuto adiposo, di cui ripete i principali caratteri; ha colore giallognolo, consistenza molle-elastica, struttura lobulata, [...] sviluppo dei vasi sanguigni o linfatici, si parla di l. telangectasico, cavernoso, linfangectasico. In rapporto a metamorfosi o processi regressivi, vanno considerati il l. mixomatoso (fino alla completa degenerazione mucosa designata col nome di ...
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Ninfa o figlia di Apollo, conquistata da Orfeo con la dolcezza del suo canto, vive con lui quale tenera sposa; ma un giorno viene morsa da un serpente e muore. Orfeo scende all'Ade e con la magia del suo [...] , Epitafio di Bione, 123; ma l'esposizione più completa di essa si ha in Virgilio, Georgiche, IV, 453 segg., e in Ovidio, Metamorfosi, X, 1 segg. Prima dell'età alessandrina si trova (in un passo di Platone) un accenno a un'ombra restituita a Orfeo ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] 'arte capace di alti significati in un'armonia dinamica del corpo che P. Valery ha definito atto puro della metamorfosi. Per una serie di principi elaborati da una tradizione didattica, è stata classificata come danza accademica, con una nomenclatura ...
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VALVASSORI, Bartolino
Paolo Rosso
VALVASSORI (Vavassori, de Vavassoribus), Bartolino (Bartolino da Lodi). – Nacque probabilmente negli anni centrali del Trecento, come fa ritenere l’età ormai adulta [...] da cui l’autore avviò un’apologia della poesia e di Ovidio, che, claviger alme poesis, nel libro XV delle Metamorfosi dichiarò la necessità di raggiungere la cognizione delle cause prime per arrivare alla piena conoscenza. Per condurre l’umanità alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina greca a Roma
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le fonti raccontano variamente l’arrivo della medicina [...] a Roma
La questione dell’ellenizzazione della medicina a Roma è complessa e ancora oggetto di dibattito storiografico. Ovidio nelle Metamorfosi (XV, 723-728) fornisce la versione poetica dell’arrivo della medicina greca teurgica a Roma: nel 292 a.C ...
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Atene
Mario Vitti
Il nome della città ricorre alcune volte nella Commedia, altre nel Convivio.
In Pg VI 139, A. è nominata, insieme con Lacedemona, in quanto " fu città in Grecia abondante di molto [...] / provedimenti, ch'a mezzo novembre / non giugne quel che tu d'ottobre fili.
Per altre due occorrenze D. si rifà alle Metamorfosi. In Pd XVII 46 Cacciaguida predice a D. il suo allontanamento da Firenze, così come Ippolito si partio... d'Atene / per ...
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Nasidio
Manlio Pastore Stocchi
Personaggio minore della Farsaglia di Lucano; appartiene all'esercito che Catone conduce attraverso il deserto libico verso Leptis.
Nel lungo episodio (Phars. IX 604 ss.) [...] dai compagni che non osano avvicinarsi (v. 804).
N. è ricordato, con Sabello (v.), in If XXV 95, a proposito delle metamorfosi di Buoso Donati (v.) e Francesco Cavalcanti (v.): D. afferma che nemmeno in Lucano, là dove tocca / ... di Nasidio (vv. 94 ...
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gemmazione
Adriana Vallesi
Processo riproduttivo asessuale attuato, in particolare, da organismi a vita sessile o sedentaria (come Acineti, Conotrichi e Peritrichi tra i Protozoi, e Poriferi, Cnidari, [...] primo caso, tipico dei Protozoi, la gemma è temporaneamente ciliata per nuotare autonomamente e va incontro a una sorta di metamorfosi per trasformarsi nell’adulto sessile che è dotato di un peduncolo per aderire a un substrato; nel secondo, tipico ...
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vampiro antropologia Nelle leggende e credenze popolari, creatura demoniaca, che torna a rivivere ogni notte e, uscendo dalla propria tomba, aggredisce persone vive per succhiarne il sangue dal collo attraverso [...] umano, mentre le sue vittime diventano a loro volta v.; ha vari poteri eccezionali (magici) quali l’invulnerabilità e la metamorfosi (in lupo, nebbia ecc.), ma può esercitarli solo dal tramonto all’alba; di giorno giace inerte nella sua tomba ed ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...