Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] si ha una successione di due o più forme larvali che si trasformano l’una nell’altra in seguito a processi metamorfici (per es., Fasciola, aragosta, Coleotteri Meloidi).
Mitologia
Trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura ...
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(lat. Metamorphoseon libri) Poema mitologico di Ovidio in esametri, in 15 libri, in cui il poeta, in una vasta successione di racconti collegati talvolta solo da un leggero legame di ricordi, somiglianze di forme o di leggende, canta in più di duecento favole a cominciare dal Caos tutto il mondo mitico delle trasformazioni fino all'assunzione di Cesare fra gli astri e all'apoteosi di Augusto. ...
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(ted. Die Verwandlung) Racconto (1916) dello scrittore boemo di lingua tedesca F. Kafka (1883-1924), cronologicamente il primo dei suoi capolavori. È la storia, assurda fino al grottesco, di Gregor Samsa, un giovane commesso viaggiatore, unico sostegno della famiglia, composta dai genitori e da una sorella, il quale d'improvviso una mattina si trova tramutato in un grande scarafaggio. È la parabola ...
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Personaggio letterario, protagonista del romanzo noto con i titoli Asino d'oro e Metamorfosi dello scrittore latino Apuleio (125 d. C. circa - 180 d. C. circa); è un giovane il quale, trasformato in asino [...] che sente e ragiona come un essere umano, ha modo, sotto le nuove spoglie, di conoscere qual è, fuori d'ogni ritegno o ipocrisia, la vera natura degli uomini. Restituito, quindi, alla forma umana, egli ...
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(gr. Φιλήμων) Leggendario vecchio della Frigia, protagonista, con la moglie Bauci, di un episodio delle Metamorfosi di Ovidio. Avendo accolto ospitalmente nella sua capanna Zeus ed Ermete in aspetto [...] di viandanti, ebbe la capanna salvata dall’inondazione, che sommerse per castigo altre abitazioni, e trasformata in tempio. Dopo la morte, F. e Bauci furono trasformati in due alberi (quercia e tiglio) ...
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Poeta dalmata (Ragusa 1607 - ivi 1657). Ridusse goffamente per la scena l'Iliade, l'Eneide, le Metamorfosi, ecc.; scrisse inoltre alcuni drammi storici, scarsamente originali, di argomento patrio (Pavlimir, [...] Captislava), e una parafrasi della Christias di M. G. Vida (Kristijada, post., 1670) ...
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Medico e poeta spagnolo (Lucena 1548 - Antequera 1595). La sua poesia è ricca di coloriture formali. Dalle Metamorfosi di Ovidio trasse in versioni libere la Fábula de Acteon e quella di Vertumno y Pomona [...] (1578). L'opera sua maggiore Las lágrimas de Angélica o Primera parte de la Angélica (1586), derivata dall'Orlando Furioso, è poeticamente più debole. Miglior libro spagnolo di caccia sono i Diálogos de ...
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(lat. Asinus aureus) Titolo, che secondo s. Agostino risalirebbe all'autore stesso, con cui si suol designare il romanzo Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI) dello scrittore latino Apuleio (125 d. C. [...] circa).
Lucio, un giovane greco ospite a Ipata di una maga, con la complicità dell'ancella Fotide tenta su di sé la metamorfosi in barbagianni, che aveva visto operare alla maga, e per errore si trasforma in asino. Rapito dai ladroni, è coinvolto in ...
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Personaggio letterario del romanzo Père Goriot (1834) del romanziere francese H. de Balzac (1799-1850); è un evaso dal carcere, che, con una metamorfosi sociale, diviene poliziotto. ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...