Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] a quello aristotelico; per altro aspetto le discussioni sulla logica avviavano a una nuova problematica del metodoscientifico. Sotto la spinta di elementi diversi (acquisizioni empiriche, nuove tecniche, sistemazioni teoriche) la f. aristotelica ...
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predicibilità Il fatto di poter essere conosciuto anticipatamente. La possibilità di predire, almeno in linea di principio, il futuro con precisione arbitraria è stata considerata per molto tempo una [...] caratteristica fondamentale del metodoscientifico, che aveva come modello ideale la concezione laplaciana dell’universo (➔ Laplace, Pierre-Simon de), riassumibile nell’affermazione che le leggi della fisica classica sono perfettamente ...
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Modello
Silvano Petrarca
Il termine modello è diffusamente utilizzato per indicare un ampio insieme di costruzioni formali ottenute mediante schematizzazioni di processi, comportamenti, situazioni ecc., [...] numerico. La loro importanza come strumento concettuale è fondamentale, in quanto direttamente connessa alla struttura del metodoscientifico che tende a spiegare il comportamento di fenomeni complessi in analogia con i comportamenti inferiti dalle ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] così ottenute è alla base di quella ricerca di ordine, di regolarità e di leggi che è centrale nel metodoscientifico.
La moderna teoria dei sistemi dinamici si prefigge propriamente di descrivere il comportamento futuro delle orbite tenendo conto di ...
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sperimentale, mètodo Procedimento che si affermò nell'indagine scientifica a partire dagli inizi del 17° secolo. Consiste nel sottoporre le ipotesi scientifiche a procedure di controllo sperimentale, che [...] per es., da J.S. Mill) e una ipotetico-deduttiva (difesa da W. Whewell). Nel Novecento tale contrapposizione si è rinnovata nella filosofia della scienza con la controversia tra i positivisti logici e la teoria del metodoscientifico di K.R. Popper. ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301; III, 11, p. 92; per taluni aspetti della m., v. anche aeronomia; climatologia, in questa App.)
Vittorio Cantù
Nello scorso quindicennio il progresso della [...] Mondiale o meglio la messa in atto del suo potenziale valore scientifico. Si parla già di una seconda esperienza mondiale del GARP, assume particolare rilievo per la decisione di applicare i metodi stocastici in funzione non tanto della scala in cui ...
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Il semplice e il complesso dalla fisica alla biologia
Luciano Pietronero
(Dipartimento di Fisica e Unità INFM, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
The Abdus Salam International [...] di scala e la geometria frattale cambiano il modo di osservare la natura e permettono di estendere il metodoscientifico a fenomeni caratterizzati da irregolarità e complessità intrinseche. La formazione di strutture irregolari in vari processi, i ...
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La fisica oggi
Vittorio Silvestrini
Folco Scudieri
In base alla prevalente ricerca scientifica svolta nel primo decennio del 21° sec., e all’interesse che le fonti di informazione hanno riservato ai [...] scienziato – si riduceva in questo schema a una mera questione di credibilità, cioè in sostanza di comportamento coerente con il metodoscientifico.
Questa visione si dissolse già a partire dalla seconda metà del 20° sec., via via che la scienza si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Augusto Righi
Giorgio Dragoni
Augusto Righi può essere ritenuto il maggior fisico italiano dell’Ottocento e tra i più significativi in Europa. Fu uno dei padri delle teorie elettroniche e ioniche della [...] gli fu mai assegnato, benché fosse inserito nella lista dei meritevoli ininterrottamente dal 1905 al 1920.
Le riflessioni sul metodoscientifico
Righi seppe riflettere da filosofo della scienza sia sul suo operato, sia su quello della fisica del suo ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] di sperimentazione e di osservazione, frutto di un nuovo approccio alla Natura e di un nuovo metodoscientifico. Molte sono le caratteristiche peculiari di questa metodologia; grazie a una strumentazione più efficiente, i filosofi naturali eseguivano ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...
scientifico
scientìfico agg. [dal lat. tardo scientifĭcus, der. di scientia sul modello di benefĭcus, munifĭcus, ecc.] (pl. m. -ci). – 1. Di scienza, appartenente o relativo alla scienza, tipico della scienza: ricerca sc.; rigore sc.; opera,...