Letterato spagnolo, nato a Casdemiro (Orense) l'8 ottobre 1676 e morto a Oviedo il 26 settembre 1764. Vestì nel monastero di San Julián de Samos l'abito benedettino (1690), raggiungendo nel suo Ordine [...] , converge verso una chiara e trasparente razionalità che dissolve le nebbie di un pensiero stagnante. I principî del metodoscientifico sono applicati anche ai miracoli e alle più diffuse credenze (Duendes y espíritus familiares, Purgatorio de San ...
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Storico del diritto nato a Buonabitacolo (Salerno) il 25 gennaio 1858, e morto a Napoli il 10 aprile 1929; professore di storia del diritto italiano all'università di Sassari nel 1886, poi a Parma, a Bologna [...] , sono rivolte allo studio della storia del diritto privato italiano. Tra i numerosi lavori, dove al rigore del metodoscientifico si unisce una rara originalità di giudizî, notevoli quelli su Il diritto romano nelle leggi normanne e sveve del ...
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PALMA di CESNOLA, Luigi
Biagio Pace
Patriota e archeologo, nato a Rivarolo Canavese il 29 luglio 1832, morto a New York il 21 novembre 1904. Ufficiale dell'esercito piemontese, partecipò alle guerre [...] di New York, di cui nel 1879 fu nominato direttore. Il P. non condusse gli scavi con rigore di metodoscientifico; ma i dubbî divulgati sulla genuinità delle sue scoperte sono per lo meno esagerati e debbono limitarsi all'aggruppamento fantasioso ...
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Erudito domenicano, nato a Rouen il 22 settembre 1644 morto a Parigi il 15 marzo 1724. Entrò tra i domenicani a 15 anni e si distinse nella predicazione e negli studî storici. Nel 1689 raccolse, ordinò [...] materiale lasciato da J. Quétif per la monumentale opera: Scriptores Ordinis Praedicatorum. Con acume critico e severo metodoscientifico riuscì a dare un'opera che rimane ancora oggi la principale fonte di consultazione sull'attività dei domenicani ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] poi passare, su invito di F. A. von Hayek, alla London school of economics, dove insegnò logica e metodoscientifico fino al 1969. Fu inoltrevisiting professor in varie università statunitensi ed europee. Nominato baronetto nel 1965, fu membro della ...
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sperimentale, mètodo Procedimento che si affermò nell'indagine scientifica a partire dagli inizi del 17° secolo. Consiste nel sottoporre le ipotesi scientifiche a procedure di controllo sperimentale, che [...] per es., da J.S. Mill) e una ipotetico-deduttiva (difesa da W. Whewell). Nel Novecento tale contrapposizione si è rinnovata nella filosofia della scienza con la controversia tra i positivisti logici e la teoria del metodoscientifico di K.R. Popper. ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] letterari, il superamento di molte convenzioni per opera delle avanguardie, la nascita di nuove discipline e lo sviluppo del metodoscientifico avevano reso nel corso del 19° sec. la r., così come si era venuta configurando, del tutto inadeguata a ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] in campo logico, a formulare una teoria della probabilità e a un esame rigoroso dei principi del metodoscientifico, sottolineandone, anche in connessione con le più generali teorie della conoscenza, le caratteristiche di ipoteticismo e di ...
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Filosofo e logico (Drypool, Yorkshire, 1834 - Cambridge, Inghilterra, 1923). Compì i suoi studî a Cambridge, dove poi (dal 1862) insegnò, rimanendovi fino alla morte. Dopo aver preso gli ordini (1859), [...] teoria della probabilità propose un'interpretazione frequentistica. Nel campo dell'epistemologia sviluppò una sua teoria del metodoscientifico (The principles of empirical or inductive logic, 1889), largamente influenzata dalla "logica" di J. S ...
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Filosofo russo naturalizzato statunitense (Minsk 1880 - Washington 1947). Emigrò giovanissimo negli USA. Insegnò filosofia e matematica prima a New York, poi (1938) a Chicago. Risentendo in particolare [...] della non-assolutezza di ogni conoscenza empirica. Per quanto riguarda lo studio della condotta umana il metodoscientifico così inteso avrebbe dovuto permettere un'analisi logica dei giudizî di valore impliciti nelle scelte. Con questa ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...
scientifico
scientìfico agg. [dal lat. tardo scientifĭcus, der. di scientia sul modello di benefĭcus, munifĭcus, ecc.] (pl. m. -ci). – 1. Di scienza, appartenente o relativo alla scienza, tipico della scienza: ricerca sc.; rigore sc.; opera,...