ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] ). La medicina riesce infatti difficilmente a formulare le sue conoscenze in modo dimostrativo con il metodo compositivo (sintetico, deduttivo) e perciò non può considerarsi propriamente scientia.Da ciò deriva la preminenza della ricerca empirica ...
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Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] impostazione platonica basata sulla dialettica e sul procedimento deduttivo. Rispetto ad Aristotele, secondo quanto riconosceva intento dell’autore è quello di procedere con un «semplice metodo descrittivo» a stabilire le condizioni, i limiti e le ...
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assioma
Dal lat. tardo axioma, gr. ἀξίωµα der. di ἄξιος «degno di valore». In generale designa una proposizione il cui ruolo conoscitivo è quello di un principio evidente di per sé e mediante il quale [...] di Alessandria. Ippocrate ignorava l’idea di sistema deduttivo in senso euclideo: il principio è essenzialmente una sviluppano ciò che da esse deriva. Coloro che praticano il metodo assiomatico usano, per Platone, le ipotesi in modo improprio ...
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razionalita
razionalità
Facoltà propria degli esseri dotati di ragione. Tale concetto attraversa vari settori d’indagine culturale del Novecento e acquisisce significati diversi nelle varie discipline [...] empirico o teorico), la r. scientifica (che si identifica con l’esistenza di oggettivi criteri e metodi, di tipo induttivo o deduttivo, in grado di garantire l’accrescimento della conoscenza).
Azione e razionalità nelle scienze sociali
Per quanto ...
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m. 370 ca. a.C.). È uno dei padri della medicina. Contribuì a trasformare l’arte medica antica in una scienza basata sull’osservazione e sulla spiegazione razionale dei fenomeni.
Sono poche le notizie [...] nuovo, platonico nella sostanza. In realtà un testo come l’Antica medicina propugna un metodo empirico e osservativo antitetico a quello analitico e deduttivo del Fedro. Un atteggiamento non dissimile lo stesso trattato rivela verso esponenti della ...
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Hilbert, David
Hilbert ⟨hìlbërt⟩ David [STF] (Königsberg 1862 - Gottinga 1943) Prof. di matematica nell'univ. di Gottinga (1895); socio straniero dei Lincei (1903). ◆ Azione di H.-Einstein: v. gravità [...] ◆ Mattone di H.: lo stesso che cubo di H. (v. sopra). ◆ Metodo di H.: serve per l’equazione di Boltzmann. Si suppone che la funzione di distribuzione euclidea mantenendone intatto l’impianto ipotetico-deduttivo ma eliminando da essa ogni ricorso ...
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Ricardo, David
Francesco Cattabrini
Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park 1823). Tra i maggiori esponenti della scuola classica, assieme ad A. Smith (➔), T.R. Malthus (➔) e J.S. Mill (➔).
Figlio [...] , procedette a separare ciò che poteva essere accettato da ciò che invece doveva essere ripensato, con un metodo astratto-deduttivo. La sua analisi mira costantemente a obiettivi pratici e alla ricerca di soluzioni alle massime questioni della ...
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Nepero
Nepero nome italianizzato di John Napier, barone di Merchiston (Merchiston Castle, Edimburgo, 1550 - Edimburgo 1617) matematico scozzese. Appartenente a una famiglia di baroni calvinisti, entrò [...] Giovanni, in cui, mediante un’argomentazione di tipo ipotetico-deduttivo, erano sostenute due tesi fondamentali: il papa era l’ l’edizione postuma (1619) del testo di Nepero sul metodo di costruzione delle tavole dei logaritmi, noto come Constructio. ...
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Schmoller, Gustav von
Economista e storico tedesco (Heilbronn 1838 - Bad Harzburg 1917). Professore a Halle (1864-72), Strasburgo (1872-82) e Berlino (1882-1913) e fondatore della Verein für Sozialpolitik, [...] avanti la critica elaborata dalla prima scuola storica tedesca, S. propose la sostanziale coesistenza del metodo induttivo con l’approccio logico-deduttivo, al fine di assicurare alle leggi economiche un adeguato grado di generalità sia pure nell ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] » la caratteristica delle teorie scientifiche (caratteristica che le distingue dalle dottrine metafisiche) e nel metodo ipotetico-deduttivo il procedimento tipico della conoscenza scientifica: piuttosto che per generalizzazioni induttive (a cui si ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...