DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] di critica testuale, XII (1976), pp. 69-73; Id., Tre schede per l'Alberti, in Interpres, I (1978), pp. 49-53; A. Balduino, Metricabarbara, in Diz. crit. della letter. ital., Torino 1973, 1, p. 191; G. P. Marchi, Il Certame coronario, ibid., p.575; G ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] un'interna e personale armonia suggeritagli dalla sua ars dictandi oraziana e italiana; sia, e soprattutto, perché la metrica, barbara e non, non era né poteva mai essere concepita come un ricettario per scriver poesia senza ispirazione e senz ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] , cui sembra risalire anche l'idea dello Zibaldone, il L. tradusse le Odi e l'Arte poetica di Orazio nella metrica "barbara" di G. Fantoni; mentre la sua materia andava dilatandosi nella struttura del poemetto narrativo (Il Baalamo, Le notti puniche ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] , il carattere artistico (cioè letterario ed "ornato") della poesia, l'avversione a qualsiasi tentativo di "metricabarbara", il ribadimento del "confacevole" (cioè dell'oraziano "convenientia finge") e delle conseguenti differenziazioni per stili ...
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PANZACCHI, Enrico
Alessandro Merci
– Nacque a Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 16 dicembre 1840, secondogenito di Patrizio, fattore e amministratore delle vaste tenute di casa Malvezzi de’ Medici, e [...] ) e Cor sincerum (Milano 1902). Panzacchi risentì dell’ingombrante modello carducciano, pur rifiutando sempre la metricabarbara; seppe peraltro ritagliarsi uno spazio proprio, anticipando per più aspetti la poesia dannunziana o addirittura quella ...
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GRILLI, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Mondavio, presso Pesaro, il 6 sett. 1858, da Antonio e da Maria Gaudini. Primogenito in una famiglia di agiati artigiani, il G. compì i suoi primi studi nel seminario [...] un ordine stilistico e formale, sottolineato viepiù dal ricorso ai metri canonici della tradizione italiana e alla auctoritas della metricabarbara. In questa direzione la critica ha individuato più di un motivo di consonanza tra l'ispirazione del G ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] storia, e in senso storico-politico, da tardo neo-guelfo, ereditò e discusse altresì i problemi della metricabarbara e della prosa italiana, pur senz'avvedersi di contraddire così all'indiscriminata e probabilmente politico-pratica ammirazione per ...
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CAROSELLI, Augusto
Alessandra Cimmino
Nato a Roma il 18 nov. 1833 da Giovanni e da Clara Mennini, dopo aver studiato con profitto presso il Pontificio seminario romano dal 1842 al 1850, entrò all'università [...] di Orazio, sostenne la traduzione "in versi italiani" al modo di A. Caro e V. Monti, contro la nuova metrica "barbara" introdotta da G. Carducci.
Altri scritti: Quintus Horatius Flaccus, Odi, Velletri 1864; Nel patrio festeggiare il sesto cent. di ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] , III, Firenze 1911, lett. LXIII, LXV) e l'elogio di qualche moderno ammiratore di "metricabarbara" (G. Mazzoni, Spigolature per servire alla storia della metrica in Italìa, in Fanfulla della Domenica, 29 febbr. 1880).
Gran parte delle rime dell'A ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] ricerca di plasticismo, sforzata e retorica; la metrica torna tradizionale e l'eredità carducciana sembra alienata; a fianco del De Bosis aveva fatto appello contro i "nuovi barbari", cioè i suoi contemporanei, più netta era stata l'intenzione ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...