PANZACCHI, Enrico
Alessandro Merci
– Nacque a Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 16 dicembre 1840, secondogenito di Patrizio, fattore e amministratore delle vaste tenute di casa Malvezzi de’ Medici, e [...] ) e Cor sincerum (Milano 1902). Panzacchi risentì dell’ingombrante modello carducciano, pur rifiutando sempre la metricabarbara; seppe peraltro ritagliarsi uno spazio proprio, anticipando per più aspetti la poesia dannunziana o addirittura quella ...
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GRILLI, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Mondavio, presso Pesaro, il 6 sett. 1858, da Antonio e da Maria Gaudini. Primogenito in una famiglia di agiati artigiani, il G. compì i suoi primi studi nel seminario [...] un ordine stilistico e formale, sottolineato viepiù dal ricorso ai metri canonici della tradizione italiana e alla auctoritas della metricabarbara. In questa direzione la critica ha individuato più di un motivo di consonanza tra l'ispirazione del G ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] storia, e in senso storico-politico, da tardo neo-guelfo, ereditò e discusse altresì i problemi della metricabarbara e della prosa italiana, pur senz'avvedersi di contraddire così all'indiscriminata e probabilmente politico-pratica ammirazione per ...
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CAROSELLI, Augusto
Alessandra Cimmino
Nato a Roma il 18 nov. 1833 da Giovanni e da Clara Mennini, dopo aver studiato con profitto presso il Pontificio seminario romano dal 1842 al 1850, entrò all'università [...] di Orazio, sostenne la traduzione "in versi italiani" al modo di A. Caro e V. Monti, contro la nuova metrica "barbara" introdotta da G. Carducci.
Altri scritti: Quintus Horatius Flaccus, Odi, Velletri 1864; Nel patrio festeggiare il sesto cent. di ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] , III, Firenze 1911, lett. LXIII, LXV) e l'elogio di qualche moderno ammiratore di "metricabarbara" (G. Mazzoni, Spigolature per servire alla storia della metrica in Italìa, in Fanfulla della Domenica, 29 febbr. 1880).
Gran parte delle rime dell'A ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] di Nonno, come l’esametro di Ennio non è quello di Claudiano.
Lettura metrica e accento
Per lunga tradizione si è soliti scandire i versi greci, come come nella poesia così nella m. barbara: esperimento apparentemente anch’esso richiamantesi alla ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] villaggi, ma non per questo compie una ricerca meno audacemente sperimentale, anche in fatto di metrica, rendendo ulteriormente rigorosa la poesia barbara carducciana e, per tale sua maggiore fedeltà ai modelli classici, pervenendo a soluzioni molto ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] . un umanistico disdegno latino contro la barbaries gallica. Barbara non era di certo la Francia del sec. XIV P. e la Lombardia, Milano 1904; ma è da rettificare che l'ep. metrica II, 12, fu inviata a Giovanni d'Andrea, non al Visconti (Foresti, ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] stilistica (ripresa nell'App. IV, iii, p. 490), nonché alla metrica (ripresa nell'App. V, iii, p. 453) e alla Il nocchiero, 1989, a Un uomo di carattere, 1996; successivamente: Barbara, 1998; Il sogno dell'agnello, 1999).
Il conferimento del Nobel ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , e con la stessa ragione o con le esigenze metriche si può dar ragione della lunghezza della i iniziale di (2ª ed., del I vol., 1929) e di G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia (395-1024), Milano s. a. (1910), che sostituì nella Storia d ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...