(dal gr. βάσις "appoggio, sostegno"; fr. base; sp. base; ted. Basis, Unterlage; ingl. base). -
Architettura. - È una delle tre parti in cui viene distinta la colonna - capitello, fusto, base - e precisamente [...] anacrusi (v.), mentre altri la incorporano nel verso e la considerano come il vero primo piede di esso.
Bibl.: F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, pp. 57, 109, 135 segg.; H. Gleditsch, Metrik der Griechen und Römer, 3ª ed., Monaco 1901 ...
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Sono i marinai delle armate romane, e il nome vien dato, almeno durante l'impero, tanto ai rematori quanto ai soldati di marina. I Romani, privi com'erano di pratica marinaresca, reclutarono le ciurme [...] forti.
Il titolo di stolarco, che del resto ci è noto solo da due iscrizioni latine e da un'iscrizione metricagreca, sembra abbia denotato il comandante d'una divisione navale (cfr. Gabrici, in Notizie degli scavi, 1909, p. 209 segg.). Navarchi ...
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Il dattilo è un piede di tre sillabe appartenente al genere uguale, perché il tempo forte (arsi), formato da una lunga, ha la stessa durata del tempo debole (tesi), formato da due brevi. Le due brevi sono [...] trochei servono sovente da epòdo o clausola della strofa.
Per il distico elegiaco, v. distico.
Bibl.: F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882; P. Masqueray, Traité de métrique grecque, Parigi 1899; P. Maas, griechische Metrik, in Einleitung ...
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È propriamente qualunque strofa composta di due versi, come le più delle archilochee (v. archiloco); p. es. trimetro + dimetro, trimetro + hemiepes. Ora s'intende con tale nome il distico elegiaco, cioè [...] .
Bibl.: W. Christ, Metrik der Griechen und Römer, 2ª ed., Lipsia 1879, pagina 206 segg.; F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, p. 246 segg.; O. Schröder, Nomenclator metricus, Heidelberg 1929, p. 22; id., Grundriss der griechischen ...
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. I versi e le strofe asclepiadee presero il nome da Asclepiade di Samo (v.). Ma inventore di quei versi Asclepiade non fu certo, perché tanto l'asclepiadeo minore quanto il maggiore ci sono già noti dalla [...] . (Handbuch di I. v. Müller, II, iii), pp. 179, 180, 182, 292, 295; F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, pp. 407 segg., 409, 573; E. Stampini, La metrica di Orazio comparata con la greca, Torino 1908, pp. 4, 5, 11, 14, 37, 44, 47. Per la ...
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Uno dei cosiddetti trenta tiranni sorti nell'Impero romano nel sec. III dopo Cristo. Della sua vita non ci restano che notizie frammentarie, non facili a ridurre sotto un ordine cronologico ben sicuro. [...] sono dubbie o false, come false sono le monete a lui attribuite: né si può essere persuasi dell'autenticid dell'epigrafe metricagreca, posta nel Pons Aureoli, di cui uno scrittore antico pretende di conservarci la traduzione latina, poi a sua volta ...
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Verso endecasillabo che prese il nome dal poeta alessandrino Faleco che sembra essere stato il primo ad usarlo stichicamente. Ma insieme con altri versi ricorre assai prima; ad es., in Saffo, in Anacreonte [...] l'ultimo) e il primo battuto a contrattempo (talora per metà, talora tutto).
Schema: ⌣̅́ ⌣̲ -́ ⌣ ⌣ - ⌣ - ⌣ - ⌣̲.
Bibl.: F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, pp. 390 segg.; H. Gleditsch, Metrik der Griechen und Römer, 3ª ed., Monaco 1901 ...
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Si chiamano così alcune specie di versi in uso nella lirica greca e nella latina, che trassero il nome dal poeta comico Ferecrate, il quale dimostrò per essi particolare predilezione ma non ne fu l'inventore, [...] i ferecratei sono versi di natura coriambo-giambica.
Schemi: Ferecrateo I: -́ ⌣ ⌣ -́ ⌣ -́ ⌣̲
Ferecrateo II: ⌣̲́ ⌣̅ -́ ⌣ ⌣ -́ ⌣̲
Bibl.: F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, pp. 383 segg.; H. Gleditsch, Metrik der Griechen und Römer, 3 ...
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. Si suole chiamare Archilochio, dal nome del poeta nei cui frammenti primo si ritrova, un verso asinarteto (v.), composto di una tetrapodia dattilica acataletta e di un itifallico, -́-̮-̮-́-̮-̮-́-̮-̮-́⌣⌣ [...] E anche ad altri metri si trova applicato nella teoria (p. es., al periodo enoplio + itifallico).
Bibl.: F. Zambaldi, Metricagreca e latina, Torino 1882, pp. 439, 210, 385, e le prefazioni a qualsiasi buona edizione commentata delle odi e degli ...
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Termine consueto già nell'antica teoria metrica per indicare versi composti di due membri di genere diverso e quindi non amalgamabili. Di esempio possono servire alcune misure archilochee, il giambelego, [...] Efestione, cap. 15 (con scolî). Dei moderni orientano Christ, Metrik der Griechen u. Römer, pp. 122 segg., 572; Zambaldi, Metricagreca e latina, p. 122 segg. Per il passaggio da asinarteti a sinarteti cfr. Wilamowitz, Griech. Verskunst, pp. 121, 421 ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...
metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli...