L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] Linda (1994), Epiteto, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, diretto da G.L. Beccaria, Torino, Einaudi, ( esegesi letteraria latina. I problemi di un doppione, in Bilinguisme et terminologie grammaticale gréco-latine, édité ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] posizione: fuori degli usi poetici, che sottostanno a dettami ritmici (➔ metrica e lingua), di norma a creare conflitto sono pronunce alla maniera greca contrapposte a quelle alla latina di parole dotte importate dalla prima per tramite della seconda ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] contatti politico-economici e culturali, e quindi linguistici, che i Latini avevano con popoli preindoeuropei e indoeuropei dell’Italia antica. Tra azione scenica, rielaborando e disciplinando la forma metrica. Anche in queste tragedie, le uniche ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] accentato, popolare, quello cioè che col tempo fu fornito di r. (➔ metrica).
Nella poesia latina, in Ennio, Varrone, e poi in Lucrezio, Virgilio, Orazio, Seneca si trovano sporadicamente r., ma dettate da ragioni particolari di stile o d’espressione ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] casi, la sostituzione di due b. a una lunga, si suole convenzionalmente attribuire alla b. il valore di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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Filologo classico e paleografo di origine scozzese (Pittenweem, Scozia, 1858 - St. Andrews 1937), prof. di latino all'università di Oxford (1884-1901), quindi all'univ. di St. Andrews, ove rimase sino [...] socio straniero dei Lincei (1927). Profondo studioso del testo, della metrica e della lingua plautina, lessicografo e glossografo, curò numerose edizioni critiche di autori latini (Plauto, Captivi, 1900; Nonio Marcello, 1902; Marziale, 1903; Isidoro ...
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Poligrafo (Oliva, Valenza, 1699 - ivi 1781); fu bibliotecario di corte sotto Filippo V dal 1733 al 1740, quando si ritirò definitivamente a Oliva. M. è considerato uno dei principali rappresentanti della [...] è considerata la migliore antologia della prosa spagnola del 18º sec., Idea de la gramática de la lengua latina (1769), Terenciano o arte métrica (1770). Nel 1737 pubblicò una Vida de M. de Cervantes Saavedra, stampata poi più volte col Don Quijote ...
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Filologo tedesco (Regenwalde, Pomerania, 1851 - Gottinga 1914), prof. nelle univ. di Kiel, Rostock, Strasburgo e Gottinga; socio straniero dei Lincei (1910). Diede famose edizioni delle tragedie di Seneca [...] di Plauto, propose il problema della derivazione della metrica dei cantica plautini dalla lirica ellenistica e delle relazioni (1908), sul verso saturnio, e due storie della letteratura latina (la prima, 1905; la seconda, più ampia, rimasta ...
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imparisìllabo In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, nome o aggettivo che nella flessione cambia numero di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (es. in lat. felix felicis); [...] anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. In metrica, che ha numero dispari di sillabe; tra i versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l'endecasillabo. ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...
metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli...