Avery, Tex. – Regista statunitense di film di animazione (Taylor 1908 - Burbank 1980). Regista dal 1935 alla Warner Bros., ne ha profondamente rinnovato il linguaggio filmico attraverso stilemi quali la [...] il maialino balbuziente Porky (1935), il papero Daffy (1937), il surreale coniglio Bugs (1938), dopo l’assunzione alla Metro-Goldwyn-Mayer ha esasperato la sua vena creativa, dando vita a soggetti quali il lupo Wolfy (1942), il cane Droopy (1943 ...
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Manager italiano (Solero, Alessandria, 1934 - Roma 2019). Protagonista dell’industria cinematografica italiana, ha dato inizio a una carriera in continua ascesa nel 1957, entrando in Metro-Goldwyn-Mayer: [...] nominato direttore commerciale nel 1965 e direttore generale nel 1969, è poi diventato amministratore unico della MGM. Dopo undici anni nella dirigenza di Columbia Pictures Italia (1978-89), nel 1989 ha ...
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Realizzatore statunitense di film di disegni animati (Pagosa Spring, Colorado, 1903 - Los Angeles 1982) col fratello Fred. Collaboratore di Disney, tra il 1925 e il 1929, per disegni animati di animali, [...] la Harman-Ising, H. produsse la terza serie di Merry Melodies e la quarta di Looney Tunes: poi (1938) per la MetroGoldwynMayer tre serie a colori. Nel 1941 organizzò la Hugh Harman Productions Inc., per la produzione di film di disegni animati, che ...
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Industriale e produttore cinematografico russo (Minsk 1885 - Los Angeles 1957); naturalizzato statunitense nel 1912, iniziò la sua attività con una sala di spettacolo a Haverhill (Massachusetts); con l'acquisto [...] di altre sale formò poi un circuito. Passato in seguito alla produzione, fondò la Louis B. Mayer Pictures che, dopo l'associazione con Marcus Loew e Samuel Goldwyn, diede origine alla Metro-Goldwyn-Mayer, della quale M. fu vicepresidente. ...
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HEPBURN, Katharine
Francesco Bolzoni
(App. II, I, p. 1183)
Attrice cinematografica e teatrale statunitense. L'esaurirsi dello studio system dovuto all'affermarsi della televisione, pur costringendo [...] la MetroGoldwynMayer − come altre potenti case hollywoodiane − a rinunciare ai contratti in esclusiva con i divi, non incide sulla quotazione della H., consolidata in due decenni di attività, fitti di intrattenimenti eleganti ma anche di romanzi ...
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NICHOLSON, Jack
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico statunitense, nato a Neptune (New Jersey) il 22 aprile 1937. Cresce in una famiglia dissestata, e la sua adolescenza è segnata da studi disorganici [...] ed entra nel mondo dello spettacolo: studia recitazione e trova lavoro nel settore disegni animati della MetroGoldwynMayer. Dopo un apprendistato in una compagnia teatrale che fornisce sbrigativi intrattenimenti a palcoscenici e schermi televisivi ...
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GARBO, Greta (nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson)
Attrice cinematografica, nata a Stoccolma il 18 settemhre 1905. Frequentò la scuola drammatica del Teatro reale di Stoccolma. Diplomatasi dopo tre [...] la G. fu scritturata dall'U. F. A. di Berlino, dove interpretò La strada senza gioia. Notata dal vice-presidente della Metro-Goldwyn-Mayer, fu scritturata per la grande casa americana. Il suo primo film fatto a Hollywood fu Il torrente; seguirono La ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] Per molti anni le majors, soprattutto statunitensi, hanno ripristinato il valore d'uso dei film in loro possesso. La MetroGoldwynMayer ha distribuito nelle sale di tutto il mondo, dagli anni Cinquanta ai Settanta, successive riedizioni di Gone with ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] a capricciose violenze produttive, come accadde, per es., a John Gilbert, che, con l'avvento del sonoro, dalla MetroGoldwynMayer fu condannato all'anonimia. Della vicenda la stessa H. si occupò tempestivamente in due film: What price Hollywood ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] . Ma chi si ascrisse tutti i meriti fu lo scenografo Cedric Gibbons che lanciò lo stile déco in un film della MetroGoldwynMayer, Our dancing daughters (1928; Le nostre sorelle di danza) di Harry Beaumont. Da lì in poi, tra piacere dello stile e ...
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