Progettazione di oggetti destinati a essere prodotti industrialmente, cioè tramite macchine e in serie. Tale significato di progettazione è meglio espresso dalla locuzione anglosassone industrial design, [...] ‘Lampada da tavolo’ di K.J. Jucker e W. Wagenfeld, le poltrone ‘Wassily’ di M. Breuer e ‘Barcellona’ di MiesvanderRohe e numerose altre proposte nel campo dell’arredamento, delle suppellettili, della grafica. L’avvento del nazismo provocò l’esodo ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] uno degli elementi principali della progettazione su scala internazionale: i progetti per uffici e le torri di v. (1919-21) di L. MiesvanderRohe, la Maison de Verre (1928-31) di P. Chareau e la Cité de Refuge a Parigi di Le Corbusier (1929-33 ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] e K. Mel′nikov all’E. di Parigi del 1925; il padiglione tedesco dell’E. di Barcellona del 1929, di L. MiesvanderRohe; le realizzazioni di G. Asplund per l’E. di Stoccolma del 1930; il padiglione Des merveilles du monde électronique di Le Corbusier ...
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Città degli USA (2.836.658 ab. nel 2007), nello Stato dell’Illinois, la terza della federazione per popolazione dopo New York e Los Angeles. È situata a 180 m s.l.m. all’estremità sud-occidentale del Lago [...] nel 1939 dell’Institute of Design (nel 1949 annesso all’Illinois Institute of Technology, IIT), e, soprattutto, L. MiesvanderRohe, che diresse il dipartimento di architettura (1938-58) dell’Armour Institute, divenuto poi (1940) IIT. Oltre all ...
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Parte introduttiva
di Francesco Jovane
In una visione molto vasta, il termine definisce sia lo strumento che consente la soluzione di problemi di varia natura, sia la tecnica che combina risorse per [...] varianti del materiale di base e, rispetto al vetro messo a disposizione per W. Gropius e L. MiesvanderRohe, consentono declinazioni nuove e sorprendenti. Il materiale odierno può essere temperato, colorato, acidato, sabbiato, serigrafato, unito ...
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L'inizio del 21° sec. è stato segnato da un evento drammatico che ha avuto risvolti significativi anche in a.: l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, che ha provocato, com'è noto, la distruzione [...] veda come essa vada contro la sistematica precettistica della modernità, i cui maestri, da Le Corbusier a L. MiesvanderRohe a W. Gropius, hanno pazientemente lavorato alla definizione di codici semplici, giustificabili, e reiterabili da parte di ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] concetti tradizionali di simmetria, gerarchia delle parti, staticità, monumentalità (Principi dell’architettura neoplastica, 1925; MiesvanderRohe, padiglione d’esposizione di Barcellona, 1929; K. Mel´nikov, padiglione dell’URSS all’esposizione di ...
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Espressione («arte degenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] E.L. Kirchner, A. Macke, F. Marc, E. Nolde, M. Pechstein; gli architetti W. Gropius, L. Hilberseimer, E. Mendelsohn, L. MiesvanderRohe e molti altri. Per ordine di Goebbels le loro opere furono ritirate dai musei, insieme con quelle di P. Cézanne ...
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