ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] erano infissi sulle imposte esterne. All'interno, poi, oltre alle lampade con relative catene, erano d'a. anche sei miḥrāb "ciascuno della misura di un uomo [...] riccamente decorati con oro e niello nero" (Nāṣir-i Khusraw, Safarnāma).Quest'impiego ...
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Metallo nobile utilizzato sin dall’antichità, come l’oro e il rame, per la coniazione di monete. Fu adoperato come mezzo di scambio poiché in possesso di tutte le proprietà necessarie per la funzione di moneta e cioè: inalterabilità, omogeneità, divisibilità, poca durezza che gli consente di ricevere ... ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore bianco, usato nella monetazione e nella fabbricazione di oggetti d’uso. L’impiego dell’a. fu comune già nel mondo antico, in Fenicia, in Grecia, in Etruria e nel periodo romano, quando l’a. fu piuttosto diffuso per la creazione di suppellettili. Durante ... ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3) ecc., sia allo stato nativo; inoltre è spesso contenuto ... ...
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Andrea Turchi
Un metallo per tutte le monete
L'argento è un metallo bianco, splendente, raro e si conserva inalterato per lungo tempo. Per questo motivo è sempre stato considerato un metallo prezioso ed è stato usato sin dalla più remota antichità per fabbricare oggetti che durano da secoli, come monete ... ...
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argento
argènto [Der. del lat. argentum, da una radice indoeuropea significante "brillare"] [CHF] Elemento chimico di simb. Ag, numero atomico 47 e peso atomico 107.868, di cui sono noti due isotopi stabili con numero di massa 107 (abbond. relat. 51.84 %) e 109 (48.16 %) e vari isotopi instabili (v. ... ...
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(IV, p. 253; App. I, p. 147; II, I, p. 248; III, I, p. 130; IV, I, p. 159)
La tendenza a una progressiva divaricazione fra domanda e offerta di a., già delineatasi agli inizi degli anni Settanta, ha trovato conferma nel periodo successivo.
Accanto alla dilatazione dei consumi, dovuta agli usi industriali, ... ...
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Nell'ultimo quindicennio l'andamento del mercato mondiale dell'a. ha subito un cambiamento quasi radicale poiché si è delineata molto chiaramente un'eccedenza della domanda sull'offerta. La produzione è continuata con un ritmo abbastanza sostenuto, con tassi d'incremento superiori al 10% fino al 1970, ... ...
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L'andamento del mercato mondiale dell'a., durante il decennio trascorso, si può spiegare tenendo presente la circostanza che tale metallo, pur avendo cessato sin dalla seconda guerra mondiale di essere impiegato principalmente per usi monetarî, forma ancora oggetto di regolamentazione speciale, modellata ... ...
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Nelle tabelle a pagina 249 sono riportate le produzioni nei varî paesi in questi ultimi anni e la ripartizione dei consumi in Italia.
Il deprezzamento di questo metallo, per la graduale eliminazione del Silver standard dai varî sistemi monetarî (v. metalli preziosi, XXIII, pp. 31-32), dopo una breve ... ...
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Metallurgia. - La metallurgia dell'argento modernamente riguarda pochi metodi per la produzione su vasta scala. I processi principali sono quelli per via secca, basati sull'ottenimento di leghe col piombo, e quello di lisciviazione con cianuri alcalini, analogo al trattamento di cianurazione per l'oro. ... ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al color bianco e alla caratteristica lucentezza, per cui questo metallo fu dagli alchimisti indicato ... ...
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MAHDIA
G. Di Flumeri Vatielli
(arabo classico al-Mahdiyya)
Cittadina della Tunisia che occupa il promontorio del Capo d'Africa, piccola penisola rocciosa unita al continente da uno stretto istmo di [...] spicca quella centrale, più larga, che forma una T con la navata trasversale che corre di fronte al muro del miḥrāb. Quest'ultimo, databile al sec. 11° ed eseguito in stile ziride, probabilmente sostituisce quello originale del 916, che fu demolito ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] sviluppantisi da vasi). Nel sec. X la tecnica venne introdotta pure in Spagna da artisti bizantini chiamati per decorare il miḥrāb della Grande moschea di Cordova con arabeschi e iscrizioni cufiche.
2. Musaico di pietra, usato in Egitto e in Siria ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] il califfo in piedi con la spada. Successivamente anche il califfo fu sostituito da un arco che probabilmente rappresenta un miḥrāb con al centro la lancia del Profeta che indica la direzione della preghiera nella moschea di Medina. Nello stesso anno ...
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OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] erano utilizzati per le degenze. In asse con l'ingresso è collocato l'īvān principale, sulla cui parete sud è ricavato un miḥrāb. Gli altri due īvān assiali, di luce leggermente minore e meno profondi, si aprono sulle pareti sud e nord, inquadrati da ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] d'epoca islamica. Al centro, una vasta necropoli sita su una duna fossile e recinta da alte lastre di pietra con un miḥrāb epigrafato accoglie le tombe dei notabili della città; poco lontano si trova una serie di sepolture più semplici di forma ...
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SORIA
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna centrosettentrionale, capoluogo dell'omonima provincia nella Castilla-León, ubicata su due colline lungo la riva destra del fiume Duero.L'origine di [...] rilievo di chiaro sapore mudéjar. L'interno dell'edificio presenta l'abside voltata a spicchi - come le cupole davanti al miḥrāb della Grande moschea di Kairouan, di quella di Córdova e del palazzo reale dell'Aljafería di Saragozza o quelle mozarabe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam è un insieme di credenze e ritualità ma, non secondariamente, anche [...] delegato per tale obbligo è la moschea (dallo spagnolo mezquita: adattamento dell’arabo mas’id), al cui interno una nicchia (mihràb) indica la direzione della Ka’ba di Mecca, santuario cubico considerato d’origine celeste). Esiste anche un minbar, o ...
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GHADAMES (Cidamus)
R. Rebuffat
Centro della Libia, situato 500 km a SO di Tripoli e 420 km a S-SO di Gabes. Già nell'antichità la città disponeva di importanti risorse idriche, probabilmente garantite [...] rinnovamento del trattato» all'epoca di Giustiniano.
Degna di interesse è anche una moschea attualmente in rovina, ma il cui miḥrāb è orientato verso S; situata nelle vicinanze della piana degli «idoli», essa stessa si è sovrapposta a uno degli aṣnām ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] l'orientazione verso la Mecca una nicchia, non visibile all'esterno (miḥrāb), generalmente decorata, e con tutta probabilità ispirata all'abside cristiana; a lato del miḥrāb stava la cattedra del predicatore (minbar), a cui spesso faceva riscontro ...
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mihrab
‹miràb› s. m. [adattam. dell’arabo miḥrāb]. – 1. La nicchia posta in una delle pareti interne della moschea, per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca verso la quale deve esser rivolto il viso da chi compie la preghiera rituale:...
preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali...