Nel linguaggio rituale musulmano, la direzione verso cui è obbligo rivolgersi durante la preghiera rituale. Subito dopo l’egira, si usava la stessa q. degli Ebrei, cioè verso Gerusalemme; poi Maometto [...] la sostituì in direzione della Mecca. Nelle moschee la q. viene indicata mediante la nicchia detta miḥrāb. ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] ): diffusa quella a quattro īwān disposti a croce, con il più grande, seguito da una sala quadrata cupolata, sull’asse del miḥrāb. Lo schema si trasformò poi in organismi coperti da cupole; sul modello di S. Sofia di Costantinopoli e di altri edifici ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] . Qui la Grande Moschea (706-15) ha tre navate parallele alla qibla tagliate da un largo transetto che conduce al miḥrāb. La ricca decorazione in marmo e mosaici, in gran parte persa, si rifà alla tradizione bizantina, reinterpretata secondo un nuovo ...
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Religione
Il volgersi, nella preghiera o in altri riti, in una direzione prescritta o il disporre le costruzioni sacre (templi) o comunque religiosamente importanti (tombe, ma anche abitazioni, città) [...] o., che si ritrova anche nel primo cristianesimo, è tuttora in vigore nell’islam: in ogni moschea c’è una nicchia (miḥrāb) che mostra la direzione della Mecca. Nel cristianesimo prevale l’o. a E, fondata però sul concetto escatologico secondo cui al ...
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BAGHDAD
P. Cuneo
(Bagadia nei docc. medievali)
Od. capitale dell'Iraq, situata sulle sponde del Tigri, a poche decine di chilometri dall'Eufrate, nel punto di minore distanza tra i due fiumi.La città [...] museale (già esposta nel Khān Mirjān) è costituita dalla sezione islamica dell'Iraq Mus., che conserva pannelli in stucco, miḥrāb in pietra, minbar e porte in legno (da edifici distrutti di Samarra, B., Mossul), vasellame, ceramica, vetri, bronzi ...
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MECCA
M. Bernardini
(La Mecca; arabo Makka)
Città dell'Arabia Saudita, situata nella regione dello Ḥijāz. Già citata nel sec. 2° d.C. come Macoraba da Tolomeo (Geographia, VI, 7), sembra derivare il [...] 1934, pp. 111-137; S.M. Zwemer, al-Haramain: Mecca and Medina, Muslim World 37, 1947, pp. 7-15; G.C. Miles, Mihrāb and ῾Anazah: a Study in Early Islamic Iconography, in Archaeologia Orientalia in Memoriam Ernst Herzfeld, New York 1952, pp. 156-171; J ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] Dorn, Bericht über die Grabung in Kobadabad Architektur, 1966, Archäologischer Anzeiger, 1969, pp. 438-506; G. Fehérvári, Tombstone or Mihrab, a Speculation?, in Islamic Art in the Metropolitan Museum of Art, a cura di R. Ettinghausen, New York 1972 ...
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mihrab
‹miràb› s. m. [adattam. dell’arabo miḥrāb]. – 1. La nicchia posta in una delle pareti interne della moschea, per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca verso la quale deve esser rivolto il viso da chi compie la preghiera rituale:...
preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con cui si prega, secondo i sign. fondamentali...