Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] (1955) di Monicelli, Le avventure di Giacomo Casanova (1955) di Steno, I vinti (1953) e Il grido (1957) di MichelangeloAntonioni, L'assassino (1961) di Elio Petri e centinaia di altri film. Il versante straniero non soffrì di meno. Ritirato dagli ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] Montaldo, da Alberto Lattuada a Damiano Damiani, da Vittorio De Seta a Dino Risi, da Federico Fellini a MichelangeloAntonioni, uomini di cinema prestigiosi chiamati a cimentarsi, e quasi sempre con successo, con strutture narrative e con modi ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] stretti legami tra il cinema e le neoavanguardie (soprattutto la pop art). In Deserto rosso (1964) di MichelangeloAntonioni confluiscono le suggestioni della p. informale, dell'espressionismo astratto e dell'industrial design. E sulla stessa linea ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] In estrema sintesi, il cinema d'autore degli anni Cinquanta e Sessanta, di Luchino Visconti, Federico Fellini, MichelangeloAntonioni e quello immediatamente successivo di Elio Petri, Pietro Germi, Gillo Pontecorvo, Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] qui l'appartenenza alla medesima famiglia di cineasti come Ozu Yasujirō e Roberto Rossellini, Marguerite Duras, Wim Wenders e MichelangeloAntonioni, Abbas Kiarostami e non pochi altri, fino a certi film di Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Abel ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, ma anche Alessandro Blasetti di Europa di notte (1958), Luchino Visconti e MichelangeloAntonioni. Tutte firme di opere del cinema italiano che, oltre a essere testimonianza dei grandi cambiamenti dell’epoca ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] : si pensi ai film di Jean-Luc Godard, François Truffaut, Jacques Rivette, Eric Rohmer, ma anche di MichelangeloAntonioni, Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Rainer W. Fassbinder o in un'altra prospettiva Jonas ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] ). Nel cinema la traduzione più netta di tale rappresentazione dell’esistenza umana fu resa nei film di MichelangeloAntonioni. Anche nell’opera cinematografica di Federico Fellini fu esplicita l’assimilazione della psicologia del profondo, ma nella ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] un film sul mondo del cinema e vede all'opera produttore, regista, sceneggiatori e attori; La signora senza camelie (1953) di MichelangeloAntonioni è invece la storia di una commessa che, grazie a un concorso di bellezza, diventa attrice e sposa un ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] di luoghi spariti o di città cambiate, di abbigliamento, forme di vita, oggetti d'uso scomparsi. Nell'opera di MichelangeloAntonioni, per es., il p. è costituito da paesaggi urbani di città come Milano o Roma, guardati da un personaggio ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
antonionismo
s. m. Lo stile, le tematiche, o gli elementi caratteristici del regista Michelangelo Antonioni (1912-2007). ◆ Per [Morando] Morandini era un film sulla possibilità di comunicazione tra gli esseri umani, in un’epoca di «antonionismo...