Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] lingua comune, con una sedimentazione in diacronia che copre tutti i 144 anni di leva obbligatoria (o naia, appunto, come linguistici italiani» 9, pp. 31-55; 117-178.
Cortelazzo, Michele A. (1971), Voci “gergali” in un glossario militare del 1918 ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] dialetti, la cui pratica era percepita come in contrasto con i valori unitari;
(c) chiudere le porte alle parole P. Carrozza, Pisa, ETS, pp. 115-217.
Cortelazzo, Michele A. (1988), Italienisch: Sprache und Gesetzgebung, in Lexikon der romanistischen ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] venire»). Nel Meridione, se l’abruzzese ha sempre avere ([nun a puˈtutə ˈʤi] «non è potuto andare», [nun a vuˈlutə parˈti] «non è «Lingua nostra» 31, pp. 24-30.
Loporcaro, Michele (1998), Sintassi comparata dell’accordo participiale romanzo, Torino, ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] la forma ogni, era usato ogne (per es. «per ogne calle»: Dante, Inf. I, 18).
(j) Altro < lat. ălt(e)ru(m) «l’altro tra nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] a una serie di distinzioni: così, ad es., in italiano i nomi possono flettersi in base ai tratti di ➔ genere e ➔ Cambridge University Press, 2 voll., vol. 2º.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] Garofano rosso di Elio Vittorini, 1933-1934, i ragazzi degli istituti tecnici vengono denominati con l’ voll., vol. 2° (Scritto e parlato), pp. 291-317.
Cortelazzo, Michele A. (2006), Per la storia del lessico giovanile. Sondaggi preliminari, in ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] sul finire del secolo scorso, tra i venti nomi maschili più diffusi sono: Giuseppe, Giovanni, Antonio, Mario, Luigi, Francesco, Angelo, Vincenzo, Pietro, Salvatore, Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo, Michele, Giorgio, Aldo, Sergio, Luciano. Nomi ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] due in particolare: la Lega Nord e Forza Italia con i loro rispettivi indiscussi capi carismatici, Umberto Bossi e Silvio linguistica dei discorsi di Berlusconi, Roma, Manifestolibri.
Cortelazzo, Michele A. (1981), Il guitto Marco. Appunti per un ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 383-423.
De Mauro, Tullio & Vedovelli, nuova bolletta Enel, Roma - Bari, Laterza.
Gazzola, Michele (2006), La gestione del multilinguismo nell’Unione europea, ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] come se fosse la meta di un movimento». Né mancano i casi in cui il terzo argomento è rappresentato da una meta M.G. Lo Duca, Padova, Unipress, pp. 11-29.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
famiglia queer (queer family) loc. s.le f. Comunità di persone che, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dall'orientamento sessuale, vivono insieme per scelta e sono legate da affinità affettive, sentimentali e dalla condivisione delle...