Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] «la lingua colta ha finito con l’accogliere gruppi consonantici che per la lingua popolare erano – e restano – impronunciabili» (Migliorini 1990: 19) e questo si deve al predominio della scrittura sull’oralità e all’idea che il mantenimento di certi ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] , è il caso dell’inserimento di i diacritica nel plurale di parole terminanti in -cia e -gia; solo a metà Novecento, Migliorini (1941 e 1949) stabilì la regola puramente ortografica per la quale la i va mantenuta nel plurale quando -cia e -gia sono ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] , che restano invece vitali a livello popolare: ad es., da un cognome come Dolfin si ha la Dolfina, i Dolfini (Migliorini 1935: 379).
La consistenza del patrimonio dei cognomi italiani è stimata intorno a 330.000 unità. Si tratta di una varietà ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] sembra, al di là di certe apparenze, favorire la stabilità piuttosto che la ‘deriva’ a volte pronosticata.
DOP 1969 = Migliorini, Bruno, Tagliavini, Carlo & Fiorelli, Piero, Dizionario d’ortografia e di pronunzia, Torino, Eri (2a ed.; 3a ed. DOP ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] del XVII secolo, accolse la distinzione tra ‹i› e ‹j› e soprattutto (e stabilmente) quella tra ‹u› e ‹v› (Migliorini 1960: 465-466), bisogna concludere che l’ambizione di Trissino di «essere il legislatore della lingua e della letteratura italiane ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] cannone o occhiale il telescopio, occhialetto il microscopio, istrumento per misurare il caldo e il freddo il termometro, ecc. (Migliorini 1948: 149-150; Tesi 2005: 71-72).
La spinta maggiore a coniare parole nuove con elementi greci è dovuta al ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] uno stesso segno alfabetico (come, per es., s sorda e sonora). A livello generale, negli anni Trenta del secolo Bruno Migliorini tentò quella che forse fu l’ultima, grande riflessione sullo sviluppo della grafia italiana. In seguito all’ingresso di ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] per secoli, o per poco tempo, ovvero «con un passaggio dalle classi più elevate alla plebe e ivi si trivializzano» (Migliorini 1935: 379). Così nomi come Berta e Martino hanno avuto successo per secoli, mentre agli inizi del Novecento erano percepiti ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] in Saggi linguistici, Firenze, Felice Le Monnier, pp. 197-225 (già in «Studi di filologia italiana» 13, 1955, pp. 259-296).
Migliorini, Bruno (1990), La lingua italiana nel Novecento, a cura di M.L. Fanfani, con un saggio introduttivo di G. Ghinassi ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] accusarà averlo veduto, altramente con uno testimonio lo quale lo possa provare ad pieno (Statuto di Civitavecchia, 1451; cit. da Migliorini & Folena 1953: 67)
(3) Como de alcuno tempo in cqua lo Gran Turcho sia facto diligente et multo sollicito ...
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impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...
scrizione
scrizióne s. f. [dal lat. scriptio -onis, der. di scribĕre «scrivere»]. – 1. ant. o letter. Scrittura, intesa come atto dello scrivere; con sign. concr., la parola o le parole stesse scritte. 2. Nel linguaggio dei filologi e linguisti,...