L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] superficie, come le linee geodetiche (ossia le linee di minimo percorso sulla superficie che uniscono due punti dati) e la che egli chiamava 'oriciclo', e che può pensarsi come il limite di un cerchio quando il suo centro si allontana all'infinito ...
Leggi Tutto
Campioni: teoria e tecniche dei
Amato Herzel
Introduzione
L'epoca attuale appare caratterizzata, rispetto a quelle che l'hanno preceduta, dal ritmo enormemente più intenso delle evoluzioni e dei cambiamenti, [...] essendo dato il costo o, viceversa, riducendo al minimo il costo compatibilmente con un fissato livello di precisione omogenei sono gli strati rispetto al carattere oggetto della rilevazione. Al limite, se Sh2 fosse nullo per tutti i valori di h, ȳst ...
Leggi Tutto
Gioco
Thomas Crump
Definizioni e terminologia
La definizione di Huizinga
Secondo una definizione fornita nel 1938 dallo storico olandese Johan Huizinga nel suo studio Homo ludens, il gioco può essere [...] inglese. In effetti anche una battaglia può essere considerata un caso limite di gioco.In italiano, come in molte altre lingue, 'gioco una scuola che in uno stadio internazionale - richiede come minimo un pallone, se non i pali che delimitano le ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] ), detta in seguito da Adolf Kneser 'curva estremale', che rende massimo o minimo l'integrale definito:
ove x varia nell'intervallo [a,b] e y( l'equazione differenziale di Legendre, ma Jacobi non si limitò a tale risultato, già di per sé notevole: ...
Leggi Tutto
Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] stringa α che corrisponde al caso pessimo, e costituisce un limite superiore alla complessità del problema poiché garantisce che P può d'ingresso α accettata da M, s(α) è il minimo numero di celle diverse visitate sul nastro oltre quelle contenenti α ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] al regime di concorrenza perfetta, ottenuta con un passaggio al limite quando il numero di agenti tende all'infinito.
Il marginalismo escono di scena le classi sociali, sostituite da aggregati minimi quali il consumatore e il produttore. Il valore ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria dei sistemi e controllo
Mark Aizerman
Teoria dei sistemi e controllo
La teoria del controllo si è formata, come campo di ricerca indipendente, [...] si deduce il coefficiente di amplificazione all'interno di limiti assegnati.
Un altro indirizzo è connesso con la coordinate di fase). Come funzionale che raggiunge il massimo o minimo valore sulla curva estremale si usa l'integrale rispetto al tempo ...
Leggi Tutto
Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] in norma che converge debolmente a un limite, il punto limite apparterrà allo stesso convesso.
Un problema analogo disuguaglianze variazionali. Per esempio, si consideri il punto di minimo x0 di una funzione differenziabile ϕ su di un insieme K ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...] ,x,x'), x(a)=0, x'(a)=c,
la xk(t;c) sarà soluzione del problema ai limiti:
[30] x"=pk(t,x,x'), x(a)=x(b)=0,
se si può determinare ck tale t,x)≥−A, provando l'esistenza di un minimo per il funzionale minorato φ mediante una sottosuccessione ...
Leggi Tutto
BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] costituirà ad un tempo un suo pregio ed un suo limite) allo studio dei fondamenti logici di due discipline matematiche propongono la loro notazione per il sistema vettoriale minimo in un articolo apparso nel 1909 sull'Enseignement mathématique ...
Leggi Tutto
minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...