RICASOLI, Bettino
Thomas Kroll
RICASOLI, Bettino. – Nacque il 9 marzo 1809 a Firenze dal barone Luigi e da Elisabetta Peruzzi, appartenente a una delle più insigni famiglie patrizie fiorentine.
Benché [...] Angeli a Firenze, senza stringere però amicizie durature con collegiali coetanei che lo consideravano troppo aristocratico e quasi misantropo. Dopo aver lasciato il collegio, fu istruito dal precettore Antonio Battarelli, e seguì gli insegnamenti del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Figura eccezionale, e non solo nel suo essere contemporaneamente attore ed autore [...] che spesso, nel teatro di Molière, sono affidati alle figure dei servi e dei valletti.
L’atmosfera teatrale muta con Il misantropo (Le Misanthrope), cinque atti in versi, messi in scena il 4 giugno 1666 al Teatro del Palais-Royal. È di certo ...
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BARTOLENA, Giovanni
Giorgio Di Genova
Nacque a Livomo, da antica e ricca famiglia, il 24 giugno 1866 (erroneamente alcuni riportano come data della sua nascita il 1869, altri il 1870). Nipote del pittore [...] chi mai fossero Ensor e Van Gogh.
Dopo la personale di Milano il B. continuò la sua esistenza di pittore solitario e misantropo, concludendola, povero e abbandonato, a Livorno il 26 febbr. 1942 nel letto d'un ospedale.
Subito dopo la sua morte ne fu ...
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Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, [...] della prosa di autori classici e contemporanei (Filottete, 1987; Rasoi di Enzo Moscato, 1991; Riccardo II, 1993; Il misantropo, 1995; I sette contro Tebe, in collab. con Andrea Renzi, 1996). Nel 1992 ha realizzato il suo primo lungometraggio ...
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Herr, Michael
Herr, Michael. – Giornalista, scrittore e sceneggiatore statunitense (n. New York 1940). È stato corrispondente al fronte durante la guerra del Vietnam e autore del romanzo-reportage Dispatches [...] 1988). Del 2000 è il libro-confessione Kubrick (trad. it. 2009) dedicato all’amico e collega di cui H. fornisce un ritratto lontano dall’icona del regista folle e misantropo sostituendovi quella di un uomo leale, appassionato e pieno di calore umano. ...
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Popolizio, Massimo
Popolìzio, Massimo. – Attore teatrale e cinematografico, doppiatore (n. Genova 1961). Si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica (1984) e ha debuttato con il regista [...] ha svolto l’attività di doppiatore di numerosi e importanti attori stranieri. In teatro è stato ancora interprete di Cyrano de Bergerac (2009), Il misantropo (2010), Blackbird (2011) di D. Harrower, Prometeo (2012), e John Gabriel Borkman (2012). ...
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Scrittore nederlandese (Batavia 1874 - Amsterdam 1946). Costretto a interrompere gli studî, s'interessò al teatro, frequentò gli ambienti letterarî e compì diversi viaggi, soggiornando a lungo in Italia [...] naturalismo. Nelle opere successive (De wereld een dansfeest "Il mondo una festa da ballo", 1937; De mensenhater "Il misantropo", 1941), si ripropone l'elemento romantico, e la realtà viene percepita da S. come multiforme e imperscrutabile. Postumi ...
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SANTUCCIO, Gianni
Attore teatrale, nato a Varese il 21 maggio 1914. Proveniente dalle file dell'Accademia naz. di arte drammatica, esordiente col teatro del GUF, ha fatto parte successivamente delle [...] franca e immediata, ricca di mutamenti psicologici, cosicché fra le sue interpretazioni possiamo ricordare il Don Giovanni e il Misantropo di Molière accanto alla Maria Magdalene di Hebbel, Il mago dei prodigi di Calderon e Come le foglie di Giacosa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] della nuova “repubblica delle lettere” quanto più vi si afferma la logica dell’economia di mercato. Orgoglioso ma non misantropo il letterato proposto da Voltaire, quale poi si conosce nei colloqui di Sans-Souci con Federico II di Prussia, guarda ...
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MARCHENA y RUIZ, Josè
Uomo politico, giornalista e letterato spagnolo, noto come l'"Abate Marchena": nacque a Utrera nel 1768, morì a Madrid nel 1821. Studioso di Voltaire e delle nuove ideologie, dovette, [...] opera di Petronio, e la poesia di Catullo, di cui diede 40 versi come inediti. Le sue traduzioni da Molière (Hipócrita e Misántropo) e da Voltaire (Novelas) sono modelli del genere per la viva adesione al testo. Scrisse varie pagine di critica e di ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...