BARTOLENA, Giovanni
Giorgio Di Genova
Nacque a Livomo, da antica e ricca famiglia, il 24 giugno 1866 (erroneamente alcuni riportano come data della sua nascita il 1869, altri il 1870). Nipote del pittore [...] chi mai fossero Ensor e Van Gogh.
Dopo la personale di Milano il B. continuò la sua esistenza di pittore solitario e misantropo, concludendola, povero e abbandonato, a Livorno il 26 febbr. 1942 nel letto d'un ospedale.
Subito dopo la sua morte ne fu ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] e smentite rispetto all’immagine trasmessa dal Vasari, lasciando intravedere che Piero forse non era del tutto il bizzarro misantropo vissuto e morto in solitudine e abbandono, ma apparteneva invece a una famiglia di artigiani benestanti; e, almeno ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] il 26 ott. 1833, e per il Teatro Valle di Roma l'opera Idue incogniti (libretto di G. Ferretti tratto dal Misantropo di Kotzebue), rappresentata il 5 febbr. 1834. Chiamato a Trieste nel 1834, rimase in questa città per quattordici anni, durante i ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] storia di due fratellini partiti alla ricerca del padre disperso in guerra e raccolti da un vecchio, ricco misantropo che si fa conquistare dall'innocenza dei fanciulli. L'impronta cattolica diventa a volte manichea in alcune delle novellette ...
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LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] mani di questo manipolo di persone, unica proiezione esterna di un signore sempre più isolato, diffidente e misantropo. Secondo lo storico sforzesco Giovanni Simonetta, al capezzale del duca si confrontavano due factiones avverse: minoritaria quella ...
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EMANUEL, Giovanni
Roberta Ascarelli
Nacque a Morano sul Po, nei pressi di Casale Monferrato (od. prov. Alessandria), l'11 febbr. 1848 da un piccolo proprietario terriero, Guglielmo, e da Rosa Pugno. [...] . Morelli (Arduino d'Ivrea), alcune commedie francesi (da Il matrimonio di Figaro di P. A. Beaumarchais a Il misantropo di Molière alle farse di V. Sardou) e, soprattutto, la produzione tragica di Shakespeare. Sempre estremamente diffidente fu invece ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] , come un uomo bizzarro, che improvvisi mutamenti di umore potevano trasformare da piacevole compagno di conversazione in uomo chiuso, misantropo, strambo.
Colpito da un violento attacco di uricemia, di cui soffriva da tempo, il C. morì a Mantova l ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] Godeva un notevole prestigio personale tra gli intellettuali e l'aristocrazia locale, ma era malvisto dal clero. Descritto come un misantropo di paese, geniale e di vasto sapere, ma bizzarro e stravagante, diversi sono gli aneddoti in cui gli allievi ...
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DRAGHI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Rimini tra il 17 genn. 1634 e il 16 genn. 1635 come risulta dal certificato di morte conservato nella cattedrale di S. Stefano a Vienna, datato 18 genn. 1700.
Scarsissime [...] musica (libr. N. Minato, 22 nov. 1695, con arie di Leopoldo I, musica di balli di Hoffer, ms. 16017); Timone misantropo, dramma per musica (libr. anonimo. carn. 1696, musica dei balli di Hoffer); Le Piramidi d'Egitto, trattenimento musicale (libr. N ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] - anche al tempo della presa di Roma e dell'annessione della città allo Stato unitario. Ebbe fama di carattere originale e di misantropo, e fu prodigo del suo per gli studi ma anche per scopi caritatevoli. Prescelto nel '47 fra i trenta che furono ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...