L’Orfeo del Novecento
Rainer Maria Rilke è stato un narratore affascinante: scrisse anche per il teatro, ma fu soprattutto un poeta lirico, tra i più significativi e amati del Novecento. «Poeta senza casa», [...] a riflettere sul rapporto tra la materia inanimata e la creazione artistica che dà a essa vita ed energia. Nei Quaderni dell’angelo che è definito «terribile» perché irraggiungibile nella sua perfezione.
Nei Sonetti Rilke, richiamandosi al mito ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] letteratura dell’Occidente; la sua figura umana divenne mito esemplare nel Medioevo, simbolo della cultura e della greco, l’età neroniana ci dà una dellecreazioni più originali della letteratura: satira morale e rappresentazione realistica di ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] si presenta ancora esteriormente come la natura dell'idillio teocriteo, purissimo mito artistico; se non che spesso anche questo epica le glorie di Roma: il risultato è la creazione di un nuovo valore dell'epos. Davanti alle imprese di guerra e di ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] strumenti per la creazione di un mondo poetico siffatto si offrivano al P., oltre le reminiscenze della più insigne poesia troppo precisi in tal senso. Analoga l'ispirazione dell'Orfeo, che narra il mito famoso: l'opera è molto importante anche dal ...
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Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] un mitodelle origini di determinate configurazioni naturali. Spesso, in questo caso, l’eroe della m. è un essere sovrumano, la cui trasformazione (per es., ascesa al cielo in forma di sole o di luna) equivale a un atto di creazione o organizzazione ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] (creazione e ordinamento del mondo), antropogonici o antropologici (origine dell’umanità e delle il logos attingere tutta la verità, questa può manifestarsi attraverso il mito: e questi miti valgono o per autorità di antiche tradizioni ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] particolare aspetto dell’espressione poetica che si contrapponesse al narrativo e al rappresentativo (narrativa è spesso anche la l., specialmente la corale, giacché il mito fu considerato dai Greci come elemento essenziale di ogni creazione poetica ...
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Poeta lirico greco (fine del 7º-prima metà del 6º sec. a. C.), siciliano. Il suo nome, sembra, fu Tisia, ma fu chiamato Σιησίχορος, perché "ordinatore del coro". Visse quasi tutta la lunga vita a Imera, [...] figurata in una tavoletta eburnea romana (Tabula Iliaca Capitolina); in essa già appare il mito di Enea che fugge in Esperia. A S. si devono la creazionedella lingua poetica, a sfondo omerico con colorazione dorica, di cui si serviranno i posteriori ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] letteratura ed è invece incline a fissare nella filologia l'ancoraggio della parola alla sua verità. E tuttavia la priorità dell'esperienza non può che indurre a una ri-creazionedell'opera con un supplemento di significati che trascina fatalmente l ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] la scrittura implica infatti sempre uno sdoppiamento: la creazione da parte dell'autore di un suo secondo io, così come o Itaca per sempre (1997) di L. Malerba, rilettura del mito tutta dalla parte di Penelope; mentre fuori dall'ambito europeo non si ...
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