SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio
Saverio Ricci
SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio. – Nacque a Caserta il 6 giugno 1532 da Leonardo e da Carmosina Baratucci da Teano, appartenenti [...] e il Santo Uffizio a Napoli, in Bruniana et Campanelliana, I (1995), pp. 249-271; M. Rosa, Carriere ecclesiastiche e mobilitàsociale: dall’‘Autobiografia’ del cardinale G.A. S., in Fra storia e storiografia. Scritti in onore di Pasquale Villani, a ...
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GRIFONI, Ugolino
Stefano Calonaci
Nacque nel 1504 da Iacopo, appartenente a una famiglia di notabili di San Miniato al Tedesco presso Pisa, e da Apollonia di Franco Poschi da Pescia.
Il padre fu provveditore [...] , I palazzi di Firenze nella storia e nell'arte, I, Firenze 1972, pp. 451-454; F. Angiolini - P. Malanima, Problemi della mobilitàsociale a Firenze tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento, in Società e storia, IV (1979), p. 29; G ...
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La scienza in Cina: i Ming. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo d'innovazione tecnica che aveva interessato il libro [...] e propri oggetti d'arte, prodotti con tecniche raffinate e in un contesto sociale dominato da una crescente urbanizzazione e da una considerevole mobilitàsociale. Queste innovazioni emersero in realtà in un periodo particolare, quello dell'ultima ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Umbri
Simonetta Stopponi
Gli umbri
La suddivisione amministrativa dell’Italia in regiones, voluta da Augusto, cristallizza certamente situazioni geografiche [...] dei confini assegnati agli Umbri dalla stessa tradizione.
Né va dimenticato che le analogie possono attribuirsi alla mobilitàsociale. In tema di autocoscienza appare pertanto opportuno rivolgere l’attenzione ai periodi successivi. Un indizio finora ...
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CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] e il fiorire della città, promosse il sorgere di nuove classi: il lavoro si specializzò in mestieri, nacque una mobilitàsociale che condusse ben presto a una trasformazione mentale e spirituale. La spiritualità del lavoro subì una vera e propria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Come rane in uno stagno: la diffusione del modello
Stefania De Vido
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il modello della polis è visto qui [...] assolutamente innovativa che inaugura prassi e teoria della comunità politica e con essa anche una più vivace mobilitàsociale. Anche la storia della colonizzazione trova nella polis uno spartiacque definitivo, tanto che l’insediamento dei Greci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il modello rifiutato: re e tiranni
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Delle tre forme principali di governo (monarchia, [...] tirannidi nelle poleis”. È evidente che in piccole comunità rurali, quali erano quelle dell’VIII secolo, la mobilitàsociale doveva essere assai limitata, mentre poleis come la popolosa Corinto del VII secolo, aperta agli scambi commerciali grazie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Da Romolo alla grande Roma dei Tarquini
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della nascita e della crescita di [...] di Cipselo (657 a.C. ca.). Come in Grecia, a Roma si assiste in questo periodo ad un intensificarsi della mobilitàsociale, che conduce ad un ridimensionamento dei privilegi e del potere dell’aristocrazia fondiaria e all’affermazione di nuovi ceti ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] fiorentino dei primi del Trecento, in Studi linguistici italiani, XVIII (1992), pp. 174-177; P. Pirillo, Famiglia e mobilitàsociale nella Toscana medievale. I Franzesi Della Foresta da Figline Valdarno (secoli XII-XV), Firenze 1992, pp. 53 s. ...
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GUICCIARDINI, Piero
Manuela Doni
Nacque il 9 giugno 1454 a Firenze nel quartiere di S. Spirito, unico figlio maschio di Iacopo di Piero e di Guglielmetta de' Nerli. Incline agli studi letterari, il [...] del gruppo dirigente, favorì di fatto l'ingresso di gente nuova di suo gradimento, ma offre anche il quadro della mobilitàsociale che caratterizzò la formazione del reggimento nel periodo in cui il Magnifico, dopo gli anni della crisi, si confermò ...
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mobilita
mobilità s. f. [dal lat. mobilĭtas -atis]. – 1. Condizione di ciò che è mobile; attitudine, capacità e facilità a muoversi, a spostarsi (contrapp. a immobilità oppure a fissità, rigidezza); reparti armati caratterizzati da grande...
mobiliare1
mobiliare1 agg. [der. di mobile1]. – 1. Relativo a beni mobili; si usa in determinate locuz. del linguaggio econ.: a. Capitale m., una qualsiasi forma di ricchezza che non abbia natura immobiliare, vale a dire beni mobili, attività...