MODELLINUCLEARI
Antonio Bertin-Francesco Cannata-Antonio Vitale
(v. nucleo, App. II, II, p. 419; III, II, p. 283; IV, II, p. 624)
Teoria. - L'aspetto concettuale nuovo e più rilevante per l'adozione [...] individuata la teoria fondamentale che dà origine alle forze nucleari, e cioè la cromodinamica quantistica (v. in questa teoriche nell'ambito della fisica nucleare sono normalmente basate sul modello di tipo c) e possono essere spinte in alcuni casi ...
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nùcleo atòmico In fisica, parte centrale di un atomo, in cui è concentrata quasi tutta la massa atomica. Il n. ha dimensioni dell'ordine di 10−15 m, carica positiva ed è costituito da protoni e neutroni [...] un momento angolare intrinseco o spin a cui è associato un momento magnetico.
Modellinucleari
Per rappresentare le proprietà dei n.a. si ricorre a modelli semplificati, classificabili in due grandi categorie: a forte interazione e a particelle ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] costituiscono un n. sono tenuti insieme da forze, dette forze nucleari, che agiscono fra tutte le coppie di nucleoni e in di quella degli elettroni. J.J. Thomson aveva proposto un modello di atomo consistente in una sfera di dimensioni dell’ordine di ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] 4) o per la materia nucleare infinita (A →∞) è possibile introdurre esplicitamente l'interazione tra i singoli nucleoni.
I modellinucleari sono basati in effetti sulle due concezioni opposte i cui capostipiti sono il gas di Fermi e la goccia liquida ...
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NEUTRONE (XXIV, p. 704; App. I, p. 897; II, 11, p. 404; III, 11, p. 260)
Daniele Prosperi
Antonio Paoletti
Marino Giannini
Ricordiamo che attualmente i protoni (p) e i n. (n) vengono considerati come [...] p. 16; App. II, 11, p. 424). - Lo studio delle reazioni indotte da n. ha contribuito notevolmente allo sviluppo di alcuni dei più noti modellinucleari. Per es. lo studio dell'interazione dei n. veloci con i nuclei (H.H. Barshall, 1953) ha portato al ...
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NUCLEO
Emilio SEGRE
Giuseppe LEVI
. Secondo il modello dell'atomo comunemente accettato, questo consta di una parte centrale, carica positivamente e con forte massa, intorno a cui si muovono gli [...] lo studio dei nuclei; esse sono essenzialmente connesse solo al numero di particelle contenute nel nucleo.
2. Disintegrazioni e modellinucleari. - Abbiamo finora elencato le principali proprietà esterne del nucleo, ma già il fatto che la carica e la ...
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GOLDHABER, Maurice
Fisico, nato a Leopoli in Polonia, il 18 aprile 1911, naturalizzato americano nel 1944. Professore nell'università dell'Illinois (1945-50) e quindi ricercatore al Brookhaven National [...] Laboratory.
Le sue ricerche vertono sulla fisica dei neutroni, sulla radioattività, sull'effetto fotoelettrico nucleare, sui modellinucleari, sulle particelle elementari. ...
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Fermi, Enrico
Férmi, Enrico (Roma 1901, nat. SUA - Chicago 1954) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Roma (1926), poi (1938) nella Columbia Univ., New York, e infine (1946) nell'Institute of nuclear [...] . oltre). ◆ Energia di F.: quella corrispondente al livello di F. (v. oltre). ◆ Energia di F. del nucleone: v. modellinucleari: IV 55 d. ◆ Esperimento di F.-Pasta-Ulam: v. equilibrio statistico, simulazione numerica dell'avvicinamento all': II 485 b ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] legato in un atomo, il m. della quantità di moto rispetto al nucleo. ◆ [FNC] M. quadrupolare elettrico intrinseco: v. modellinucleari fenomenologici: IV 66 b. ◆ [MCC] M. resistente: per un corpo in rotazione, il m. risultante delle forze resistenti ...
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livello
livèllo [Der. di livella] [LSF] (a) Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l'altezza di un punto [...] 20log₁E, dove E è l'intensità del campo elettrico del segnale, espressa in μV/m. ◆ [FNC] L. di tipo collettivo: v. modellinucleari fenomenologici: IV 63 d. ◆ [ELT] L. di tensione: v. sopra: L. di potenza. ◆ [ELT] L. di trasmissione: il l. di potenza ...
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reattore
reattóre s. m. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-attore]. – 1. Nella tecnica, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche per lo più a fini industriali (r. chimico) o reazioni...
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...