La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] vita media, si sono manifestate nel corso di processi nucleari e subnucleari: si considerano costituenti ultimi della m. i la componente negativa che sviliva e deteriorava i perfetti modelli ideali e perciò rigidamente contrapposta, come eterna e ...
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FISICA COSMICA
Livio Scarsi
Si potrebbe definire come ''fisica cosmica'' il settore della conoscenza che si occupa della struttura e dei fenomeni presenti nello spazio esterno alla Terra, da quello [...] magnetosfera delle pulsar. Gamma di diseccitazione di livelli nucleari sono emessi in processi di nucleosintesi (cattura di molto piccolo fornendo un forte argomento in favore di modelli che ne assegnano un'origine extragalattica o di confinamento in ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, 11, p. 681; III, 11, p. 597)
Carlo Cattaneo
La fisica classica era dominata dalla nozione di tempo assoluto, al quale tutti i fenomeni s'intendevano subordinati. [...] sono entrate nell'ingegneria (macchine acceleratrici, reattori nucleari, contenitori magnetici di plasma), cosicché la r espansivo con tendenza asintotica verso un modello statico. La vasta classe dei modelli di Friedmann sembra offrire agli astronomi ...
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(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] geometrica e non dinamica e che richiede un modello quadridimensionale (lo spazio-tempo) con geometria non euclidea o meno. Esse sono un indizio sicuro di piccole regioni nucleari ove è concentrata una macchina radiativa di grandissima potenza. Da ...
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GRAVITAZIONE
Edoardo Amaldi-Massimo Testa
(XVII, p. 770)
Dal 1915-16, quando A. Einstein pubblicò i primi lavori in cui poneva le basi della relatività generale (RG), fino alla metà del secolo questa [...] mostra con grande accuratezza che sia le forze nucleari che le forze elettromagnetiche e quelle deboli contribuiscono dei pianeti (1971-79). Fra i parametri che figurano nei modelli impiegati da questi autori e che vengono determinati con il metodo ...
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Metrologia
Anthos Bray
Pietro Dominici
Elio Bava
Parte introduttiva
di Anthos Bray
La m., in quanto scienza sia delle misurazioni sia dei risultati di queste, cioè delle misure (termine usato correntemente, [...] tra i dati sperimentali e le previsioni dei modelli fisici utilizzati per la descrizione dei fenomeni. Poiché utilizzazioni mediche di radiazioni acustiche, elettromagnetiche o nucleari.
È necessario tuttavia segnalare un pericolo correlato ...
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MAGNETISMO (XXI, p. 922; App. II, 11, p. 243; III, 11, p. 7)
Antonio Paoletti
Franco Molina
Negli ultimi quindici anni si sono utilizzati i metodi della meccanica quantistica e i risultati sperimentali [...] conto del contributo sia della distribuzione delle cariche nucleari che agiscono sul potenziale scalare e che includerà anche in quei sistemi metallici per i quali un modello a elettroni localizzati può ancora essere considerato soddisfacente. Se ...
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MAIANI, Luciano
Marco Rossi
Fisico teorico, nato a Roma il 16 luglio 1941. È stato professore di Fisica prima all'università di Firenze, poi a Roma ove insegna attualmente Fisica teorica presso l'università [...] le proprietà algebriche delle correnti elettrodeboli e dei modelli di simmetria.
Un grande contributo alla fisica modello standard che verifica le forze elettromagnetiche, deboli e nucleari. M. si è occupato recentemente anche di nuovi modelli ...
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Interazioni fondamentali
GGuido Altarelli
di Guido Altarelli
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Il Modello Standard (MS). ▭ 3. Verifiche di precisione del MS. ▭ 4. Oltre il MS. ▭ 5. Conclusioni e prospettive. [...] dovute la radioattività β dei nuclei e le reazioni nucleari che producono l'enorme energia irradiata dal Sole e al LEP ha di molto diminuito la credibilità dei modelli 'technicolor'. Ma modelli in cui un regime non perturbativo sia vicino alle ...
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plasma
plasma [Lat. plasma -atis, gr. plásma -atos "cosa formata"] [BFS] (a) La parte liquida del sangue. (b) Forma breve per citoplasma e protoplasma. ◆ [FPL] Stato della materia costituito da elettroni [...] (a) in contrapp. a p. quantistico (v. plasma: IV 517 e); (b) p. modello, che s'immagina costituito da cariche puntiformi (v. liquido, stato: III 453 b). ◆ [FPL stelle) che artificiali (come nei reattori nucleari a fusione). ◆ [FPL] Confinamento di ...
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reattore
reattóre s. m. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-attore]. – 1. Nella tecnica, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche per lo più a fini industriali (r. chimico) o reazioni...
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...